Dopo mesi di voci e indiscrezioni, Facebook ha finalmente rotto gli indugi, presentando la domanda di offerta pubblica iniziale alla Sec americana (l’equivalente della nostra Consob) e predisponendo un’operazione che dovrebbe consentire al social network si poter approdare sulla piazza azionaria statunitense entro pochi mesi.
La decisione della società guidata da Mark Zuckerberg rischia di costituire la punta dell’iceberg borsistico del 2012: per dimensioni e per importanza, infatti, l’IPO di Facebook monopolizzerà l’attenzione nelle settimane a venire, fino alla data di sbarco in Borsa. Ma come partecipare a questa nuova era del social network? Come investire in Facebook, pur rimanendo in Italia? Come investire in azioni estere attraverso i vari intermediari a disposizione per tutti gli investitori nazionali?
Le strade da seguire sono molteplici, e tutte differenti sotto i profili della convenienza economica e della fiscalità. La prima è quella relativa all’intermediazione offerta dai broker, professionisti che hanno la licenza per il commercio di azioni sulle Borse estere, e che permetteranno al soggetto interessato di poter effettuare delle negoziazioni di azioni estere, in maniera non dissimile a quanto avviene per le azioni italiane.
Operando tramite un broker italiano sarà inoltre possibile optare per il regime amministrato della fiscalità e, pertanto, semplificare la propria posizione fiscale in merito alla ricezione dei dividendi derivanti dal possesso dell’azione estera.
Una seconda strada per poter acquistare azioni Facebook è invece quella di poter usufruire della propria posizione depositaria italiana, comprando i titoli esteri mediante la banca. Anche in questo caso – così come nell’ipotesi di intermediazione da parte di un broker online – l’operazione può avvalersi di strumenti di trading online, con differenti risvolti sotto il punto di vista del profilo fiscale (sarà la banca ad agire come sostituto di imposta per il fisco italiano).