Dopo un’ottava tutto sommato positiva (grazie sopratutto al gap-up di venerdì scorso) i mercati Europei si avviano ad un close settimanale difficile in cui i bancari sono i protagonisti assoluti.
Fino a ieri il rialzo è stato sostenuto proprio dal settore bancario insieme a quello assicurativo, sempre più legati ed al centro del pericolo recessione; dopo il doppio massimo di ieri ed il gap lasciato aperto sul grafico del FTSE-Mib un venerdì “rosso” era quasi inevitabile e per questo gli investitori non sono spaventati. I traders prendono profitto dalle operazioni di breve e questo dimostra che non c’è ancora fiducia nel lasciare le posizioni overnight; la situazione è nettamente migliorata nelle ultime settimane ma ancora l’azionario non convince i grandi fondi che aspettano il momento giusto per riprendere gli acquisti e trascinare verso l’alto i titoli favoriti.
Nella prima metà della seduta di oggi il settore bancario cede il 3.60% con Ubi Banca in fondo al listino delle blue-chips con una perdita prossima al 5%. Poco meglio Unicredit che cede il 4.30% seguita da Banco Popolare a -3.95% e Intesa SanPaolo a -3.68%.
Il Mercato italiano ha appena chiuso il gap di cui sopra e da questi livelli potrebbe recuperare nel pomeriggio anche se a Wall Street non ci si aspetta una seduta positiva; il quadro potrà sensibilmente cambiare dopo l’apertura del Dow Jones che fin dalle prime battute farà intendere quale sarà la direzione da mantenere per tutto il giorno.
Si evita l’overnight come detto in precedenza ma tra le blue-chips in caso di recupero abbiamo Enel ben posizionata per un acquisto seguita da Telecom Italia e Fondiaria Sai. Questo il tris da preferire qual’ora nel pomeriggio l’indice di riferimento tornerà verso la parità e si vuole stare sul mercato durante il week-end.
Evitare invece acquisti su Generali e Fiat; quest’ultima è ancora in una posizione di forte debolezza e si attendono news per operare nel lungo periodo.