Intesa SanPaolo (codice di borsa: ISP) si è allontanata dai top dello scorso 8 febbraio toccati a 1.65€. Ieri in chiusura il titolo ha fatto segnare un calo dello 0,66% a 1.5€, cioè una flessione del 10% dai massimi di periodo. Tuttavia, il ritracciamento avvenuto nell’ultimo mese circa sembra essere dettato maggiormente dalle prese di beneficio dopo il rally di inizio anno. Infatti, in questa prima parte del 2012 il titolo è arrivato a guadagnare fino al 28% mentre dai minimi di quest’anno di area 1.09€ la performance massima realizzata supera il 50%.
La maggior parte delle banche d’affari sono positive sul titolo con un prezzo obiettivo mediamente compreso tra 1.7€ e 1.6€. Il miglior giudizio sul titolo è quello di Goldman Sachs, che suggerisce di acquistare le azioni per un target a 2.1€. Morgan Stanley ha un prezzo obiettivo a 1.9€ e un rating a “overweight” (sovrappesare). Recentemente hanno rivisto al rialzo il target price anche Equita Sim e Natlxis, rispettivamente a 1.8€ e 1.68€: entrambe hanno un rating “buy” sul titolo. Suggeriscono di comprare le azioni Intesa anche ING e Kepler. Mediobanca è, invece, molto più cauta: rating “neutral” e target price a 1.5€.
Da un punto di vista tecnico, il titolo può contare nel breve periodo su una zona di supporto giornaliera molto importante posta tra 1.42€ e 1.39€. I livelli correnti potrebbero, quindi, essere una buona opportunità per riposizionarsi al rialzo sul titolo, anche se un eventuale breakout ribassista di 1.4€ (confermato in chiusura) proietterebbe le quotazioni verso 1.3€ o addirittura 1.24€. In caso di ripresa del trend rialzista, il titolo dovrebbe tornare a testare i top di 1.65€ per provare un allungo verso la successiva resistenza di area 1.9€.