Nella vicenda che lega la Fondazione MPS all’istituto di credito senese qualcosa, finalmente, sembra muoversi. Considerate quasi come concluse le trattative tra l’ente fondativo e il Credit Suisse per trovare una forma intesa sul debito, è partita la fase finale delle negoziazioni che condurrà la Fondazione alla cessione di un primo pacchetto del capitale azionario di Monte dei Paschi di Siena, pari probabilmente a 7 punti percentuali.
Nel frattempo, tuttavia, la Fondazione sta anche valutando in che modo (e soprattutto, a chi) cedere un ulteriore pacchetto di 8 punti percentuali: a guardare con interesse alle mosse dell’ente è Clessidra ma, soprattutto, Equinox, che guidata dagli advisor Morgan Stanley e Barclays, potrebbe presto entrare prepotentemente nelle discussioni coinvolgendo un fondo sovrano dei Paesi dell’area del Golfo, che proprio con l’advisor britannico ha ottimi rapporti.
Ma chi saranno i nuovi azionisti di Monte Paschi? Una prima quota dovrebbe terminare a un gruppo di investitori privati. Successivamente la Fondazione potrà definire con maggiore tranquillità la proposta dei 6 candidati del consiglio di amministrazione, oltre al presidente indicato – probabilmente – nella figura di Alessandro Profumo.
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Ancora in seguito, sarà presumibilmente formalizzata la cessione dell’8% del capitale della banca nelle solide mani di Equinox, anche se potrebbero non mancare le sorprese. A conferma delle ultime indiscrezioni, diversi colloqui che sarebbero avvenuti con Clessidra (l’opzione più gradita dalla Fondazione), per sondare il terreno di un possibile accordo in tempi rapidi. Nei prossimi giorni dovrebbe invece avvenire l’incontro della Fondazione con Massimo Armanini, ex banker di Deutsche Bank, ora alla guida di una boutique di advisory londinese.
Insomma, la partita è ancora ben lungi dal concludersi, e le sorprese dell’ultimo momento potrebbero essere garantite.
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