Basta scorrere una qualunque rassegna stampa sul mercato immobiliare italiano della prima metà del 2007 o del 2006 per rendersi conto che i prezzi delle case avevano intrapreso un trend di crescita che sembrava inarrestabile. Negli ultimi 9 mesi però la situazione è decisamente cambiata, quasi capovolta. Cerchiamo di capirne qualcosa di più.
La crisi immobiliare Usa (sommata ovviamente al deprezzamento del dollaro) ci ha portato a scrivere di quanto potesse essere conveniente ora come ora investire “nel mattone” oltreoceano. Ma l’Italia sta per seguire le orme del gigante Stati Uniti?
Secondo quanto rivelato dall’osservatorio di Tecnocasa l’inversione del trend è in atto dal secondo semestre 2007, con i prezzi delle case nelle grandi città in calo medio dell’1,5%. Erano anni che i prezzi non accennavano a fermare la propria crescita ed un calo, seppure di “piccola entità” significa un cambiamento di rotta.
Un cambiamento di rotta dovuto principalmente, almeno secondo Tecnocasa, dalla stretta creditizia (erogazioni di mutui in calo dell’1,54% nel 2007). Allo stesso tempo però cresce la disponibilità di immobili sul mercato, creando un congestionamento. Logica conseguenza di tutto questo la sempre maggiore richiesta di case in affitto, con lievitamento dei canoni, sia in città che in provincia.
Ma quali sono le prospettive per il mercato immobiliare italiano e soprattutto per i prezzi delle case? In concreto, chi sta pensando di comprare casa dovrebbe attendere che i prezzi scendano ulteriormente?
Quello che è certo è che il mercato immobiliare globale ha attraversato un periodo di vera e propria “bolla”. La crisi statunitense è stata come l’ago sul palloncino. Avrà probabilmente inizio una fase di contrazione del mercato: il credit crunch ha evidenziato negli Stati Uniti una situazione che però era in decrescita già in precedenza; la crisi dei mutui subprime non ha avuto e non avrà un effetto altrettanto devastante in Italia ma ciò non toglie che l’Italia, come del resto altri paesi europei, in primis Gran Bretagna e Germania, si stia avviando sulla medesima strada, magari con qualche anno di ritardo.
Un consiglio: se potete aspettate, altrimenti non abbiate paura a chiedere sconti decisi: il mercato immobiliare italiano avrà un 2008 perlomeno “grigio”.
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