Prime difficoltà del nuovo anno per Mediaset. Stando a quanto comunicato dalla società, infatti, gli spot tv sarebbero diminuiti dell’8,1%, andando in tal modo a inficiare la raccolta pubblicitaria. Ne consegue la distribuzione a Fininvest di dividendi significativamente inferiori rispetto a quanto effettuato lo scorso anno (45 milioni di euro contro i precedenti 150 milioni di euro) e il dover fare i conti con risultati negativi sul fronte della pay-tv, ancora in “rosso” per 68 milioni di euro.
Sembra insomma, a ben leggere i principali commenti da parte degli osservatori di mercato, che l’abbandono dell’ex premier Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi non abbia certamente giovato ai conti aziendali. Che si tratti o meno di una coincidenza, è dagli inizi dello scorso novembre che la pubblicità sulle tv Mediaset è pressochè crollata, con una performance che risulta essere significativamente peggiore a quanto riscontrabile sul fronte dei principali competitors di mercato, come Rai e Sky.
Fino al 30 settembre 2011, in particolar modo, la raccolta del gruppo di Cologno era in calo di soli 2 punti percentuali, contro una flessione pari a 4,6 punti percentuali da parte dei principali concorrenti. Nel corso dell’ultimo trimestre, invece, il calo degli spot sulle reti televisive di Mediaset si è fatto pari a 8,1 punti percentuali, con una prestazione che, come ribadito dallo stesso direttore generale di Publitalia, Luigi Colombo, è stata peggiore dei competitors di principale riferimento (con una media di mercato pari a – 7%).
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In particolar modo, la raccolta dagli spot pubblicitari sarebbe franata di 11 punti percentuali nelle tre reti ammiraglie (Canale 5, Italia 1 e Rete 4), mentre quelle digitali di nuova generazione, pur con raccolta in crescita, non sono state in grado di controbilanciare la performance deludente dei primi tre servizi del Biscione.
Il 2011 si chiude pertanto con un segnale negativo, del quale l’amministrazione Mediaset dovrà tenere conto per l’esercizio in corso.