Arrivano i dati ufficiali del bilancio Monte dei Paschi di Siena 2011. Stando a quanto affermato dal consiglio di amministrazione dell’istituto di credito toscano, il 2011 si sarebbe chiuso per svalutazioni complessive pari a 4,51 miliardi di euro, un calo dei ricavi di 1,2 punti percentuali e un utile pre tasse in fortissima flessione (- 89,9%) a causa del difficile contesto del mercato. Per quanto concerne i requisiti patrimoniali e i coefficienti di principale riferimento, il core tier 1 si è fermato al 10,3% (8,5% al netto dei Tremonti Bond).
A spiccare tra i dati del conto economico è, ad ogni modo, la corposa perdita pari a 4,69 miliardi di euro, influenzata da svalutazioni per 4,51 miliardi di euro, delle quali 4,21 miliardi di euro per avviamenti e 222 milioni di euro per asset intangibili. I ricavi hanno invece subito gli effetti negativi della significativa riduzione del margine di interesse (- 2,4 punti percentuale su base annua, pur in incremento di 6,4 punti percentuali nel quarto trimestre) e delle commissioni nette (in calo di 6 punti percentuali). Il miglioramento delle attività di negoziazione (166 milioni di euro, contro una perdita di 23 milioni di euro nel 2010) non è pertanto servito a controbilanciare il contributo negativo delle altre aree di business della banca.
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Per quanto concerne, in maniera più specifica, il margine di interesse, questo sembra essere diminuito a causa della dinamica dell’aggregato, penalizzato dalla riduzione del portafoglio creditizio, a sua volta dovuta a una minore vivacità delle richieste di credito da parte della clientela e – probabilmente in ugual misura – da requisiti di merito creditizio maggiormente stringenti in capo alla stessa banca, che ha ridotto i margini di apertura del rubinetto dei finanziamento.
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Le rettifiche nette di valore per il deterioramento dei crediti sono state pari a 1,3 miliardi di euro.