Non c’è molta fiducia tra gli operatori finanziari sul titolo Fiat, che ieri ha ceduto l’1,23% alla borsa di Milano chiudendo a 4.354€. Ad impattare negativamente sul titolo sono stati i dati sul settore auto per il mese di marzo 2012, che hanno evidenziato una pesante flessione delle immatricolazioni in Italia. Secondo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sono state immatricolate a marzo 138.137 autovetture, cioè il 26,72% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In calo anche i trasferimenti di proprietà di auto usate dell’8,22% a 391.863.
Fiat, però, ha fatto peggio del mercato. Infatti, la casa automobilistica torinese ha registrato una flessione delle immatricolazioni pari al 35,6% a marzo 2012. Il gruppo del Lingotto ha immatricolato poco meno di 36.000 veicoli. A marzo la quota di mercato è scesa al 26% dal precedente 28,3% di febbraio. In borsa il titolo Fiat Spa ha perso più del 10% da metà marzo in poi. Da un punto di vista tecnico il titolo è stato respinto più volte sulla resistenza di area 4.9€.
Ieri i prezzi sono scesi fino all’area di supporto giornaliera di 4.26€, toccando il minimo più basso degli ultimi due mesi poco sotto 4.22€. Se il supporto non dovesse tenere, si aprirebbero pericolosi scenari ribassisti per Fiat con target posti a 4€ prima e 3.75€ poi. Tuttavia, in caso di tenuta di area 4.2€ – 4.25€, i prezzi dovrebbero rimbalzare e riportarsi stabilmente all’interno del trading range che caratterizza il movimento delle quotazioni negli ultimi due mesi. Sul titolo al momento è consigliabile una strategia molto prudente e più in generale “market neutral”.