Come proteggersi dalla volatilità dei mercati

 Da fine marzo scorso sono tornate le tensioni sui mercati finanziari mondiali, a causa di un mix esplosivo fatto di rallentamento economico (Cina, ma anche la recessione in molti paesi europei) e timori per la tenuta del debito sovrano dei PIGS (paesi della zona euro “periferica”). Se i day trader brindano alla volatilità dei mercati, gli investitori “cassettisti” cercando di capire in che modo è possibile proteggersi adeguatamente dagli alti e bassi di borse, obbligazioni e altri asset finanziari.

Piuttosto che prediligere il classico “sell in May and go away”, forse sarebbe meglio cercare il modo migliore per apportare quegli accorgimenti corretti al proprio portfolio – senza effettuare alcuna liquidazione forzata – e trascorrere così eventuali nuove forti turbolenze con maggiore serenità. Partendo dall’asset class azionaria, non sarebbe saggio escludere completamente le azioni in quanto così si rinuncia ex ante ad un eventuale rimbalzo futuro. Di certo è meglio sottopesare il settore finanziario, troppo volatile e legato a doppio filo con la crisi del debito sovrano europeo.

STANDARD & POOR’S PREVEDE BASSI DIVIDENDI PER LE BANCHE ITALIANE

In fasi delicate del mercato conviene puntare maggiormente sui titoli anti-ciclici, quelli difensivi. Al momento non tradiscono le attese i titoli legati ai beni di prima necessità, quelli del food and beverages ma anche quelli del luxory, soprattutto se esposti sui mercati emergenti (come la Cina). Per quanto riguarda i titoli di stato, meglio puntare sulle scadenze di breve periodo anche se per ora i tassi non sono particolarmente attraenti (il BoT annuale viaggia intorno al 2,9% circa). Il parcheggio della liquidità è più conveniente sui conti deposito vincolati. Al momento ci sono diverse offerte che permettono di spuntare anche più del 4% annuale lordo.

DIFENDERSI DALLA CRISI PUNTANDO SUL SETTORE DELLE BEVANDE

Lascia un commento