Banco Popolare ha recentemente approvato il bilancio d’esercizio 2011. Dati economici e patrimoniali particolarmente contrastanti, che la società ha conseguito in un contesto nazionale e internazionale non certo agevole per il settore degli istituti di credito.
Tra i principali elementi di spicco, si segnala presenza di un incremento del core tier 1: l’indice patrimoniale ha infatti toccato quota 7,1 punti percentuali, con un apprezzamento di 140 punti base rispetto a inizio anno, e con un incremento di 60 punti base rispetto al 30 settembre 2011. Post riacquisto passività subordinate, il livello del core tier 1 è salito a quota 7,3 punti percentuali.
Per quanto concerne gli altri elementi di bilancio, sottolineiamo la presenza di un utile netto pre impairment degli avviamenti a 574 milioni di euro, contro i 308 milioni di euro del 2010, con un apprezzamento su base annua dell’86,4%. Il risultato netto contabile post impairment degli avviamenti è invece stato negativo per 2,257 miliardi di euro.
Sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente è il margine di interesse (- 0,3%), fermatosi a quota 1,810 miliardi di euro, mentre gli altri proventi operativi si dimostrano in forte crescita (+ 8% a 2,014 miliardi di euro). In calo di 1,7 punti percentuali gli oneri operativi, che hanno sforato i 2,4 miliardi di euro, successivamente alla spesa integrale dei costi per l’incentivazione all’esodo. Altri costi straordinari per 74 milioni di euro.
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Il risultato della gestione operativa mostra così un chiaro miglioramento, avanzando di 11 punti percentuali a 1,41 miliardi di euro. Il risultato lordo dell’operatività corrente balza invece a 561 milioni di euro contro i 178 milioni di euro del 2010. Commercialmente, gli impieghi sono cresciuti di 0,4 punti percentuali, di cui famiglie + 9,4 punti percentuali e piccole imprese + 1,5 punti percentuali, confermando pertanto una tendenza più dinamica nelle erogazioni ai privati consumatori, piuttosto che alle attività professionali e commerciali.
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