Prima trimestrale Snam 2012

 Nonostante l’evidente crisi economica che sta colpendo il nostro Paese, i conti trimestrali di Snam sembrano aver retto adeguatamente all’impatto negativo con le criticità congiunturali. Stando a quanto affermato dalla società di San Donato mediante la comunicazione contabile del consiglio di amministrazione, durante i primi tre mesi dell’anno i volumi di gas immessi nella rete nazionali sarebbero stati in calo di 4,5 punti percentuali: una flessione certamente non lieve, che tuttavia è più contenuta di quanto una buona parte degli analisti aveva atteso.

Ad ogni modo, facile comprendere quanto questo calo di consegne da parte di Snam Rete Gas abbia prodotto sui dati di conto economico. Da gennaio a marzo 2012, infatti, i ricavi sono cresciuti di ,8,9 punti percentuali, con un utile operativo balzato a 538 milioni di euro, con un incremento su base periodale di 3,7 punti percentuali.

Nonostante l’incremento dei ricavi – determinato dal rialzo dei prezzi e non, come si è visto, da un boom di immissione di materie nella rete nazionale – l’andamento dell’utile netto è negativo se confrontato a un anno fa. A sua volta, la flessione della redditività della società sembra esser piuttosto figlia di un trend penalizzante da parte del maggior carico fiscale: nel primo trimestre 2011, infatti, termine temporale di riferimento della prima trimestrale del 2012, la Robin Tax non era ancora entrata in vigore (sarebbe entrata qualche mese dopo, con le manovre estive straordinarie del ministro Tremonti).

DIVIDENDO SNAM 2011 A 0,24 EURO

Come conseguenza, Snam Rete Gas ha osservato il suo utile netto diminuire di 10,2 punti percentuali: l’utile prima delle imposte, a conferma di quanto abbiamo appena ricordato, è invece cresciuto di 1,66 punti percentuali a 466 milioni di euro. Pesanti anche i maggiori costi del debito, che hanno inciso sugli oneri finanziari (- 13 milioni di euro).

SEPARAZIONE ENI – SNAM ENTRO SETTEMBRE 2013

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