Più chiaro di così non poteva essere Alessandro Benetton, nuovo presidente dell’omonimo gruppo: l’intenzione dell’azienda è infatti quella di non distribuire alcun tipo di dividendo nel corso di questo 2012, una scelta che potrebbe anche ripetersi per diverso tempo. Come si spiega una convinzione così netta dal punto di vista finanziario? Lo stesso Benetton ha spiegato che si tratta semplicemente di una strategia volta a ottenere obiettivi ben precisi nel medio e nel lungo termine. In effetti, non bisogna dimenticare che l’azienda trevigiana, attiva soprattutto nel campo della moda, ha deciso da tempo di provvedere al delisting da Piazza Affari, quindi non vi sarà più nessuna quotazione azionaria e la distribuzione delle cedole non avrebbe alcun senso.
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Tra l’altro, la società veneta si è caratterizzata per delle performance importanti nei primi mesi di quest’anno, vale a dire con un mese di gennaio definito da tutti come “buono”, mentre per quel che concerne febbraio occorre senza dubbio sottolineare l’apprezzamento che è stato rivolto nei confronti dell’innovazione delle collezioni. A marzo, poi, si è proseguiti nella stessa direzione, mentre il mese di aprile si è presentato in maniera poco incoraggiante, un altro motivo valido per evitare un dividendo di qualsiasi importo. In aggiunta, Alessandro Benetton ha voluto sgomberare il campo da ogni ipotesi relativa alle alleanze future, tanto che a precisa domanda è stato risposto che nessuna di esse verrà esclusa, ma che comunque nel momento attuale non vi sarà spazio, a causa di altre priorità ritenute molto più importanti.
►BENETTON CRESCE NEI MERCATI EMERGENTI
Le dichiarazioni si sono poi spostate verso il rilevamento di una quota del 2% di Brunello Cucinelli, prossima alla quotazione presso il Mercato Telematico Azionario, il tutto per un valore pari a una decina di milioni di euro. L’investimento in questione è prettamente finanziario, ma comunque dimostra che i dialoghi possono essere aperti.