Il mercato dei titoli di Stato è arrivato ad avere contrasti notevoli tra i risultati delle aste e la reazione sugli scambi, tanto che i risultati delle aste potrebbero non influenzare più l’andamento dell’economia e della finanza del Paese.
Anche se da Agosto scorso fino ad oggi sembra che a governare gli scambi a Piazza Affari ed a decidere il rischio default di un Paese siano solamente le aste di titoli di Stato, effettivamente questa è solo una componente della finanza che per quanto importante significa ben poco nel complesso mondo in cui è inserita.
L’asta di BOT semestrali ha avuto un rapporto domanda/offerta di 1,71 contro l’1,5 precedente e sono stati collocati tutti e gli 8,5 miliardi di euro previsti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con una domanda superiore ai 14 miliardi di euro.
Anche se i dati fin’ora sembrano catalogare l’emissione come una delle migliori dell’ultimo anno per quanto riguarda i semestrali, il dato sul rendimento disorienta gli investitori; siamo passati infatti da un 1,119% di marzo fino all’1,7% di aprile. Il rialzo nel rendimento ha un impatto su tutto il mercato dei titoli di Stato e rimette in discussione lo spread Btp-Bund che misura la distanza tra l’Italia e la Germania.
Il mercato azionario intanto scende con le banche che ritracciano il movimento di ieri scendendo di oltre il 3% senza possibilità di recupero per le prossime ore. Il gap sul FTSE-Mib sul bottom della giornata di ieri a quota 14200 punti circa rappresenta il target di oggi e l’ultimo supporto in grado di rilanciare l’indice verso l’alto e scongiurare un nuovo, pericoloso affondo.
►PREVISIONI RENDIMENTO BOT ASTA 11 APRILE 2012
L’attenzione del mercato e degli investitori si riversa ora sull’asta di domani di medio-lungo termine; la posizione difensiva con la vendita dei titoli potrebbe essere indice di un sentiment negativo per i risultati di domani, anche se siamo abituati a cambiare idea molto velocemente sul mercato.