Passera smentisce progetto di fusione Snam-Terna

 Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ha dichiarato che non esiste alcuna ipotesi di fusione tra Snam Rete Gas (gruppo Eni) e Terna. Il progetto di integrazione tra Snam – che controlla la rete di gasdotti del Cane a Sei Zampe – e Terna – proprietaria di parte della rete di trasmissione dell’energia elettrica in Italia – proposto qualche settimana fa da una investment bank non è, dunque, nelle strategie del governo.

In realtà, l’esecutivo Monti ha deciso per ora che Eni debba cedere entro settembre 2013 la partecipazione del 52,5% in Snam Rete Gas per aumentare la concorrenza e ridurre i costi dell’energia. Il ministro Passera ha affermato che la separazione potrebbe completarsi nella primavera del 2013, cioè alla fine della legislatura del governo Monti. A breve è prevista la pubblicazione di un decreto sulle modalità di attuazione della strategia del governo, ma senza la riuncia del controllo su Snam.

PRIMA TRIMESTRALE SNAM 2012

Di recente una banca di investimento aveva avanzato un progetto di fusione Snam-Terna da 3,5 miliardi di euro, che avrebbe permesso a Terna di assumere il controllo di Snam senza alcun esborso di denaro pubblico. Secondo indiscrezioni, il piano piacerebbe all’amministratore delegato di Terna, Flavio Cattaneo, ma non a Corrado Passera e al viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli. Terna capitalizza meno della metà di Snam e dovrebbe finanziare l’integrazione con risorse proprie e debito.

SEPARAZIONE ENI-SNAM ENTRO SETTEMBRE 2013

Terna è controllata per il 30% da Cdp, che a sua volta è partecipata per il 70% dal Tesoro e per il 30% dalle Fondazioni bancarie. Cdp detiene poi il 26,4% di Eni. L’altra opzione sarebbe quella dell’acquisto di una quota in Snam da parte di Cdp, ma in un contesto economico segnato dall’austerità sembrerebbe una mossa quasi fuori luogo. Secondo il piano stilato dalla banca di investimento, la fusione Snam-Terna permetterebbe allo stato di risparmiare più di 4 miliardi di euro rispetto all’opzione Cdp.

Lascia un commento