Sea, la società aeroportuale che gestisce i due scali milanesi di Malpensa e Linate, non sta certo vivendo delle ore tranquille dal punto di vista finanziario: in effetti, la spa in questione ha appena beneficiato dell’approvazione del proprio bilancio dello scorso anno grazie all’assemblea dei soci, ma sono i dividendi a costituire il vero motivo della discordia. Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che gli utili della compagnia lombarda hanno sfiorato i cinquantaquattro milioni di euro nel corso del 2011, con una buona fetta (oltre diciassette milioni) che sarà sfruttata per accontentare gli azionisti. Ma si tratta di una vera e propria battaglia.
►PER SEA DI PARLA DI UN’IPO A LUGLIO O OTTOBRE
L’azienda ha infatti richiesto di mettere a riserva gli utili appena menzionati, in modo da avere la possibilità di investire nuovamente queste somme di denaro. Ma il fondo F2i non potrebbe accedere a tale distribuzione, anche se le posizioni contrapposte non sono certo finite qui. Ad esempio, Basilio Rizzo, il quale presiede il consiglio comunale e che è anche azionista del gruppo di cui si sta parlando, ha richiesto espressamente che l’intero utile venga incassato dal Comune di Milano, con quest’ultimo che è comunque pronto a mediare in tal senso. Nel dettaglio, Palazzo Marino potrebbe incassare diciassette milioni di euro, circa un terzo degli utili complessivi, una somma ritenuta ingiustificata ed esagerata da Vito Gamberale, il quale guida un altro fondo.
►SEA PRESENTA DOMANDA DI AMMISSIONE A QUOTAZIONE
Tutti tentano di risolvere la situazione in modo pacifico, ma intanto gli scontri sono numerosi. Secondo Bruno Tabacci, l’assessore al Bilancio del municipio meneghino, il calcolo di F21 può essere compreso, visto che si tratta di un fondo che ha appena effettuato il suo ingresso nel gruppo aeroportuale, ma bisogna anche ricordare che l’utilizzo eccessivo degli stessi dividendi in passato ha creato ansie e preoccupazioni eccessive. Ora bisognerà attendere il diradarsi di queste nubi che sono diventate troppo grigie.