Il ferimento in stile terroristico di Roberto Adinolfi, ad di Ansaldo Nucleare, ha dominato gran parte delle cronache della giornata di ieri per quel che concerne la società industriale genovese: ma la spa di Via Paolo Mantovani ha anche dovuto approvare il bilancio relativo all’ultimo esercizio, quello del 2011, approfondendo allo stesso tempo la questione relativa alla distribuzione del dividendo. È per questo motivo che l’assemblea degli azionisti di Ansaldo Sts si è riunita a Genova, il tutto con la presidenza di Alessandro Pansa. Lo scorso anno è stato caratterizzato, in particolare, da una raccolta di ordini in aumento di nove punti percentuali e attestatasi a quota 2,1 miliardi di euro.
►ANSALDO STS RIDUCE IL DIVIDENDO A VENTI CENTESIMI
Lo stesso discorso positivo può essere fatto anche per il portafoglio ordini, il cui incremento è risultato molto vicino al 20%. Al contrario, il valore dei ricavi dell’esercizio è sceso da 1,283 a 1,21 miliardi di euro. Non è andata meglio nemmeno al risultato operativo consolidato (quello che si è anche abituati a chiamare con il termine anglosassone Ebit) e all’utile netto consolidato (sceso da 94,9 a 73,1 milioni di euro per la precisione). Non si può dimenticare, poi, che la data del 31 dicembre 2011 è stata caratterizzata da una posizione finanziaria netta non molto lontana dai 290 milioni di euro, una cifra che però non regge il confronto con i 318 milioni dello stesso periodo del 2010.
►RISULTATI FINMECCANICA PRIMO TRIMESTRE 2012
Spostando invece l’attenzione sul dividendo, c’è da dire che la formula suggerita qualche tempo fa dal consiglio di amministrazione è stata pienamente approvata, dunque vi sarà il pagamento di un dividendo di venti centesimi di euro, un valore che va considerato al lordo delle ritenute di legge. I titoli azionari in circolazione che hanno diritto a tale cedola sono quasi 140 milioni, mentre vanno escluse 463 azioni proprie in possesso dell’azienda.