Gli analisti finanziari della banca americana Citigroup ritengono che Atene non resterà nell’euro, come sperano invece i policy makers europei. Secondo Citigroup, la Grecia uscirà dall’euro entro il primo gennaio 2013. E’ quanto emerge dal report della banca d’affari sulla situazione della Grecia, diventata ormai la spina nel fianco dell’intera unione monetaria. In risposta al dilemma Grecia dentro o Grecia fuori, Citigroup è praticamente convinta che ormai i giochi siano fatti e che l’Europa si stia già preparando per fronteggiare l’uscita di Atene con un piano d’emergenza ad hoc.
Secondo il chief economist di Citigroup, Willem Buiter, “le incertezze sono molte ma, in base alle nuove previsioni (effettuate dalla banca americana, ndr), la Grecia lascerà la zona euro all’inizio del prossimo anno”. Dopo le recenti elezioni di maggio, che hanno portato ad una frammentazione politica nel paese ellenico avvantaggiando i partiti anti-euro, Citigroup ritiene che le probabilità di uscita della Grecia dall’euro sono aumentate fino al 75%.
► EURO AI MINIMI DA LUGLIO 2010
L’uscita di Atene dovrebbe poi portare a risposte forti da parte della BCE, che secondo Citigroup dovrebbe tagliare i tassi di interesse dello 0,5% e mettere a punto un nuovo piano di rifinanziamento a lungo termine per finanziare le banche europee, sulla falsariga di quanto già accaduto con le precedenti aste LTRO a dicembre 2011 e fine febbraio 2012. Poi la cosiddetta “troika” dovrebbe dare il via libera a un nuovo pacchetto di aiuti a favore di Portogallo e Irlanda. Anche la Spagna dovrà essere aiutata, mentre la BCE dovrebbe riprendere il programma di acquisto titoli di stato europei.
► PREPARARSI ALL’USCITA DELLA GRECIA DALL’EURO
Secondo Citigroup, la “Grexit” (termine coniato proprio dalla banca USA) non dovrebbe portare caos al resto dell’Europa e nessun altro paese sarà costretto ad abbandonare la moneta unica. Tuttavia, gli analisti di Citigroup sono convinti che “se la Grecia dovesse uscire dall’euro, la crisi europea non finirà di colpo”. La nuova dracma perderà subito il 60% del valore nei confronti dell’euro e rimarrà deprezzzata su questi valori per almeno 5-6 anni.