Non c’è un momento di pace per Impregilo: oltre ai confronti con i due principali azionisti, ovvero Gavio e Salini, bisogna infatti fare i conti con l’arresto del presidente Massimo Ponzellini di questi giorni. Si tratta di arresti domiciliari per l’ex numero uno della Banca Popolare di Milano, ritenuto responsabile di aver messo in piedi una struttura parallela negli anni passati per soddisfare favori ed esigenze di politici e personaggi famosi. C’è una precisazione importante da fare, tutte queste accuse e i reati contestati non sono in alcun modo collegabili con il gruppo milanese delle costruzioni, ma si prospettano delle novità alla luce di tutto quello che sta accadendo.
►MOVIMENTI AI VERTICI IMPREGILO
L’ipotesi più accreditata, poi avvenuta, era che lo stesso Ponzellini si dimettesse da presidente della società ingegneristica, una mossa che non si è fatta attendere molto. La settimana prossima, quella che comincerà il 4 giugno, sarà caratterizzata con tutta probabilità da questa rivoluzione, visto che vi sarà un importante consiglio di amministrazione. In alternativa, l’addio di Ponzellini poteva avvenire entro il 15 giugno prossimo; di conseguenza, anche lo stesso consiglio di amministrazione dell’azienda lombarda è destinato a conoscere nuove facce (la guida dovrebbe però rimanere nelle mani di Alberto Rubegni). Un nuovo presidente significa anche nuovi ingressi per cooptazione; intanto, l’azionista Igli sta per presentare il proprio piano di sviluppo, con l’opzione più appetibile che sembra essere quella del riacquisto di azioni proprie (in gergo anglosassone, tale operazione è conosciuta come “buy-back”).
Le ultime settimane, tra l’altro, avevano visto il gruppo Salini contestare il bilancio di Impregilo relativo al 2011, tanto che la Commissione Nazionale di Società e Borsa (Consob) ha deciso di esaminare i numeri in questione. L’authority è al lavoro in questo senso, ma si parla perfino di un esposto a quest’ultima nei confronti di Salini per le condotte lesive di cui si sarebbe reso protagonista.