Il titolo Generali Assicurazioni ha cambiato marcia dopo la notizia del cambio al vertice della compagnia assicurativa triestina. Giovanni Perissinotto è stato sfiduciato dopo il consiglio d’amministrazione straordinaria convocato sabato scorso. Al suo posto arriverà Mario Greco, ex Zurich e Allianz Ras. Ieri le azioni del Leone di Trieste hanno chiuso la seduta di borsa con un rialzo vicino al 4%, tornando sopra la soglia psicologica di 9 euro. Gli investitori credono nella svolta per la compagnia, dopo che le azioni da inizio anno sono passate da area 11,5 euro a 8,15 euro.
Dopo la performance positiva di ieri, da inizio anno la perdita in borsa per Generali è pari al 26% circa. Tra gli investitori c’è grande fiducia nella figura di Mario Greco, considerato un vero e proprio fuoriclasse nel settore delle assicurazioni. Sono tanti i dossier pronti sulla scrivania del nuovo amministratore delegato di Generali. Si va dal nodo capitalizzazione alla riorganizzazione del business, dal peso del debito sovrano fino alla ricerca di maggiori margini di redditività.
► MARIO GRECO NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO GENERALI
Il clima è tornato leggermente positivo dopo alcuni mesi infernali per il titolo a Piazza Affari. Basta pensare che dal 19 marzo scorso, cioè quando il titolo toccò il suo massimo annuale a 13,34 euro, le azioni del colosso assicurativo italiano sono precipitate fino a poco sopra 8 euro per una perdita superiore al 60%. Secondo molte banche d’affari il titolo Generali è ampiamente sottovalutato ai valori correnti di borsa.
► TRIMESTRALE GENERALI GENNAIO MARZO 2012
Secondo Mediobanca, le azioni del Leone di Trieste valgono 15 euro per cui la banca d’affari italiana assegna un rating “outperform”. E’ positiva sul titolo anche Equita Sim, che consiglia l’acquisto delle azioni e assegna un target price a 13,3 euro. Intermonte, invece, ha rivisto al rialzo la propria raccomandazione ad “outperform”, confermando il prezzo obiettivo a 11 euro. Intanto, c’è da segnalare la formalizzazione delle dimissioni dal cda di Diego Della Valle, in disaccordo sulle modalità di gestione della sostituzione del ceo group Perissinotto.