L’Euro tira un respiro di sollievo; in Grecia le elezioni hanno escluso una volta per tutte la candidatura anti-Euro che ha messo sotto scacco le Borse Europee da più di un mese a questa parte e l’effetto è praticamente immediato.
L’incertezza sulle conseguenze rispetto l’uscita di un Paese (in questo caso la Grecia) dall’area Euro ha costretto gli investitori a fare diversi passi indietro nonostante il clima di ripresa che si respirava prima del default Greco, ma ora i compratori tornano attivi e risollevano le sorti del settore bancario, punto cardine per il rilancio della ripresa.
Il FTSE-Mib si porta fin dai primi scambi sotto la parità, ma il futures viaggia in positivo; il differenziale è dovuto unicamente allo stacco di dividenti previsto per oggi che grava sui conti ma non annulla del tutto l’effetto ripresa.
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Anche se le borse rispondono positivamente alle elezioni ed il differenziale dei titoli di Stato Europei con il Bund scende in maniera netta dai livelli raggiunti in precedenza, l’allarme non è ancora finito. Erik F. Nielsen avverte:
Non appena verrà formato un nuovo governo greco, è probabile che la Troika torni ad Atene per riavviare i negoziati. C’è molto da fare. Le ultime sei settimane dopo l’ultima elezione hanno infatti visto indebolirsi ulteriormente l’economia ellenica: depositi in calo e completa assenza di credito. Nel breve termine, il nostro punto di vista è che la Grecia ottenga un altro esborso dalla Troika
L’immediata reazione positiva dei mercati potrebbe subire un immediato arresto; nel momento in cui gli investitori si accorgeranno che è stato fatto solo un primo passo verso il rilancio della Grecia inizieranno le prese di profitto sul movimento di questa mattina, che trascineranno al ribasso i mercato per un ritorno in prossimità del close della scorsa ottava.
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