Dubai rifinanzia debito dopo rischio-default

 Tre anni fa Dubai – il più famoso stato appartenente agli Emirati Arabi Uniti – rischiava addirittura il default quando esplose improvvisamente il problema del debito. Ora la situazione sembra essere tornata nella normalità, a seguito della notizia dell’accordo raggiunto dalle tre entità a controllo statale per rifinanziare il debito in scadenza. Le obbligazioni che stavano per scadere erano da tempo sotto stretta osservazione dei mercati, che temevano un ritorno della crisi per il ricco emirato arabo.

Difc Investments, la società che gestisce il centro finanziario internazionale di Dubai, ha ripagato completamente un bond sukuk da 1,25 miliardi di dollari facendo ricorso ai proventi arrivati da un altro bond islamico garantito dallo stato. Altre operazioni simili si sono concluse con successo. Il gruppo Jebel Ali Free Zone ha piazzato un bond con scadenza a 7 anni per complessivi 650 milioni di dollari, ripagando la prima tranche di un bond da quasi 2 miliardi di dollari in scadenza a novembre prossimo.

UNA NUOVA CRISI ALL’ORIZZONTE? DUBAI FA TREMARE LE BANCHE

Infine, Dubai Holding Commercial Operations Group ha ripagato un bond da 500 milioni di dollari che scadeva a febbraio 2013. Secondo l’analista finanziario di Citigroup, Samad Sirohey, “queste operazioni rappresentano una svolta cruciale nella storia di Dubai perché su di loro erano puntati gli occhi di tutti gli operatori”. Secondo l’esperto della banca americana, “ora si può dire che nel giro di una settimana i tre test più importanti sono stati superati”.

ABU DHABI CORRE IN AIUTO DI DUBAI WORLD

A Dubai c’è però ancora da lavorare sotto l’aspetto del debito, visto che ci sono altri 10 miliardi di dollari fra bond e prestiti da rinegoziare nel 2012. Tuttavia, le tre emissioni appena rinegoziate (o ripagate) erano quelle maggiormente attese dagli investitori e analisti, in quanto presentavano i maggiori elementi di criticità. Sul finire del 2009 scoppiò la crisi finanziaria del Dubai, quando il Dubai World – holding finanziaria dello stato del Golfo – chiese una moratoria di 6 mesi nei pagamenti a causa dell’eccessivo debito che raggiungeva i 59 miliardi di dollari.

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