Il Comune di Milano ha scelto la procedura dell’asta per vendere una prima tranche di immobili che fanno capo al fondo “Comune di Milano II” gestito da Bnp Paribas Reim Sgr. In vendita è finito un pacchetto con 36 asset, tra immobili e lotti da sviluppare, per un ammontare complessivo in asta che si aggira intorno ai 90 milioni di euro. I beni saranno venduti al migliore offerente e potranno essere ceduti anche singolarmente, come riportato nel bando della gara d’asta.
Il fondo “Comune di Milano II” era nato nel 2010 per una durata quinquennale con l’obiettivo di valorizzare una parte del patrimonio immobiliare della città lombarda, attraverso la gestione, manutenzione e cambi di destinazione d’uso. Il fine ultimo era quello di rifinanziare le casse comunali. Il fondo è stato realizzato con l’apporto di una quota del 50% di patrimonio messa a disposizione dall’amministrazione comunale. Alla data dell’avvio il fondo era costituito da 65 unità per un valore totale di circa 120 milioni di euro.
L’ammontare complessivo era così suddiviso: 60 milioni oggetto di conferimento da parte del Comune di Milano (che in cambio ha ottenuto quote del fondo) e 60 milioni di asset venduti dal Comune stesso che ha incassato il controvalore. Il valore di mercato del fondo alla costituzione era pari a 150 milioni di euro, mentre il valore di apporto di 120 milioni per il beneficio dello sconto del 20%. Il valore non è aumentato negli ultimi due anni, a causa della crisi del settore immobiliare.
Il portfolio oggetto dell’asta è formato da 6 aree edificabili, alcuni immobili cielo terra e numerose porzioni di immobili. La maggior parte di questi immobili sono vuoti o parzialmente occupati. Tra gli edifici più importanti troviamo il palazzo ottocentesco Bolis Gualdo in via Bagutta al numero civico 12, che vale 31 milioni di euro. Alla fine della gara rimarranno in portafoglio 35 unità immobiliari per un valore residuo di circa 40 milioni di euro.