E’ ancora profondo rosso per i titoli bancari italiani, alle prese questa mattina con una raffica di sospensioni per eccesso di ribasso a seguito delle forti vendite iniziate fin dall’apertura delle contrattazioni in Europa. L’indice FTSE MIB perde il 3,3%, mentre venerdì aveva già perso il 4,38%. L’indice azionario principale di Piazza Affari ora quota poco sopra 12600 punti, ormai ad un passo dai minimi storici di area 12570 toccati lo scorso primo giugno. In forte crescita lo spread Btp-Bund a 524 punti base, mentre lo spread spagnolo vola sopra 635.
Il titolo peggiora dell’indice FTSE MIB è Intesa SanPaolo, che mostra un calo teorico del 7,95% a 0,863 euro. Il titolo è attualmente sospeso per eccesso di ribasso e si trova ancora in asta di volatilità. Venerdì aveva perso il 6,53%. Oggi le quotazioni del titolo sono tornate ai livelli di settembre 2011, non lontano dai minimi storici di 0,8126 euro. Pesante calo anche per Banca Mps, che risulta sospesa per eccesso di ribasso con un calo teorico del 7,5%.
Le azioni della banca di Rocca Salimbeni sono in asta di volatilità e hanno aggiornato oggi nuovi minimi storici a 0,1454 euro. Nella seduta precedente il titolo aveva perso l’8,55%. Da inizio luglio la perdita in borsa è superiore al 35%, mentre da inizio marzo scorso le azioni Banca Mps hanno perso più del 200% del loro valore! In forte calo troviamo anche Banco Popolare, che segna un calo del 6,42% quotando poco sotto 0,81 euro. Venerdì la perdita era stata del 7,59%.
Giù anche Ubi Banca, che perde il 5,8% circa, mentre Unicredit ha leggermente ridotto le perdite iniziali mostrano attualmente una performance negativa appena superiore al 5,4%. Il titolo è tornato agli scambi dopo essere stato sospeso per eccesso di ribasso e ora quota poco sopra 2,3 euro. Venerdì il titolo Unicredit aveva perso il 7,24%, mentre stamattina i prezzi sono tornati sui minimi da gennaio scorso.