Il titolo Mediaset (codice di borsa: MS) è tra i peggiori questa mattina a Piazza Affari, a seguito della bocciatura arrivata dalla banca d’affari britannica Barclays. Alla borsa di Milano, le azioni del Biscione perdono il 3,45% a 1,205 euro. Barclays ha tagliato il target price del titolo Mediaset a 1,45 euro dal precedente giudizio di 1,6 euro, confermando però il rating “equalweight”. Il titolo ha toccato questa mattina un minimo intraday a 1,199 euro, scendendo così sui minimi da oltre un mese.
In realtà, le azioni sono vicine al precedente minimo storico di 1,144 euro, toccato lo scorso 14 giugno. Il titolo sta facendo peggio dell’indice azionario di riferimento FTSE MIB, che invece mostra una flessione di poco inferiore all’1,4%. Da inizio mese le azioni Mediaset perdono quasi il 15%, mentre da inizio anno la perdita sfiora il 64%. I conti non tornano e Mediaset deve fare i conti con un settore in rapida trasformazione.
In molti hanno avanzato l’ipotesi di un “cavaliere bianco” in soccorso del colosso televisivo italiano guidato dalla famiglia Berlusconi. Tuttavia, non siamo più alla fine degli anni ’90 quando, ad esempio, Rupert Murdoch offrì quasi 10.000 miliardi di lire per accaparrarsi la società nell’ormai lontano 1997. Oggi le cose sono cambiate e offerte simili non sono replicabili. Mediaset ha una capitalizzazione di borsa inferiore a 1,5 miliardi di euro e chiaramente è così a buon mercato che potrebbe far gola a numerosi player internazionali.
La quota del 39% in mano a Fininvest vale poco più di 600 milioni di euro. Qualche nome di potenziali interessati al gruppo del Biscione circola da tempo, ma si tratta solo di rumors non confermati. In particolare si parla dell’emiro del Qatar Hamad bin Kalifa al Thani, maggiore azionista di Al Jazeera. Tornando al titolo Mediaset, da un punto di vista tecnico è probabile che le quotazioni continuino a perdere valore. Il target più probabile per fine luglio è compreso tra 1,2 e 1,14 euro.