Telecom ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con un buon utile, tornando ad annoverare un prim osemestre positivo, grazie a profitti per 1,2 miliardi di euro, in sviluppo di 3,3 miliardi di euro rispetto al risultato netto dello stesso periodo dello scorso anno. A pesare negativamente sulle possibilità di sviluppare una redditività ancora migliore sono stati i maggiori investimenti in Argentina e in Brasile. Di contro, cala positivamente il debito netto.
Alla luce dei risultati di cui sopra, il presidente del consiglio di amministrazione Franco Bernabè ha confermato l’obiettivo per fine anno, concretizzabile in un indebitamento pari a 27,5 miliardi di euro, inferiore al rapporto di 2,5 volte l’Ebitda. Il tutto nonostante uno scetticismo ben manifestato da parte degli analisti, piuttosto pessimisti circa le reali possibilità della compagnia di perseguire il target previsto.
Ad ogni modo, sembra proprio che l’equilibrio del gruppo si stia spostando sempre più verso il Sud America. Gli investimenti significativi compiuti nell’ultimo semestre sono giustificati dalla crescita del 12,6 per cento dei ricavi in Brasile e del 20,9 per cento dei ricavi in Argentina. Bene, comunque, anche il mercato italiano, dove le vendite sono calate “solamente” del 3,9 per cento, a 9 miliardi di euro, contro una perdita di Vodafone – principale concorrente – pari al 7,7 per cento.
“La società torna a registrare un solido utile, nonostante l’aggravarsi della situazione economica in Italia e il rallentamento dell’economia anche nei Paesi latinoamericani” – afferma il presidente Franco Bernabè – “Sul fronte domestico” – dichiara ancora il manager – “sono stati raggiunti nel primo semestre 2012 risultati importanti, particolarmente evidenti nel settore Consumer, mentre l’area delle piccole e medie imprese sta risentendo della difficile situazione di mercato, aggravata dalla difficoltà di accesso al credito”. Infine, “in un contesto caratterizzato da estrema difficoltà nell’accesso al credito per la maggior parte delle imprese italiane, Telecom ha collocato obbligazioni per 1,5 miliardi di euro mantenendo il margine di liquidità ai livelli necessari a coprire le scadenze del debito fino al 2014”.
Qui il nostro approfondimento sulle tensioni sul debito Telecom.