Il rally rialzista di Wall Street del 3 agosto scorso ha spinto l’indice USA da quota 12850 punti circa fino a sfiorare in una sola giornata 13100 punti. Da quel momento in poi (era il 6 agosto) l’indice è entrato in una fase di incertezza estremamente complessa, che potrebbe finalmente essere arrivata ad una soluzione. Mentre l’Europa è preoccupata per il rischio legato all’annullamento del fondo salva-stati, gli USA consolidano i risultati raggiunti nel medio periodo e nonostante le difficoltà guardano al futuro con ottimismo, allargando gli orizzonti ed alzando i target. Nel breve termine però sembra ormai scontata una fase di ritracciamento; la debolezza netta che si è registrata durante le contrattazioni di ieri (che si è riversata anche in zona Euro nel tardo pomeriggio) potrebbe pesare sulla prossima apertura del mercato; la barriera insuperabile (per il momento) di quota 13200 punti ha respinto il prezzo costringendo il Dow Jones in corner in prossimità di 13100 punti. Wall Street risente del calo dei volumi, come del resto l’Eurozona, ma le aspettative sono nettamente diverse rispetto al Vecchio Continente; il ritracciamento non dovrebbe andare oltre la soglia critica dei 13000 punti ed anzi la ripresa potrebbe iniziare prima e puntare direttamente al recupero dei 13500 punti, che consoliderebbero il lavoro fatto fin’ora. La perdita del supporto indicato invertirà le aspettative ma è ancora un’ipotesi molto remota. Difficile infatti pensare che in un periodo come questo l’indice riuscirà a portarsi in una zona negativa e per questo tutte le previsioni negative vengono eliminate fino a quando non torneranno sul grafico orario chiari segnali di inversione, ora completamente assenti. L’incertezza di cui sopra dovrebbe servire solamente a scaricare gli indicatori di forza del mercato, ancora in zona di ipercomprato, prima di una nuova fase di ascesa.