Clamorosa debacle per il titolo Facebook, che dal giorno dell’Ipo ha perso il 114,32% considerando che il prezzo del collocamento era stato fissato a 38 dollari per azione e che ieri le azioni del celebre social network sono crollate sotto quota 18 dollari, toccando il minimo più basso di sempre a 17,55 dollari. Dal massimo storico di 43,1 dollari toccato nel giorno dello sbarco sul Nasdaq, la perdita ammonta al 142,68%. Dall’Ipo sono stati bruciati 50 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.
Si tratta di una cifra che fa rabbrividire molti investitori, considerando che la perdita nei primi tre mesi e mezzo dopo la quotazione a Wall Street è superiore a quella registrata dalla defunta Lehman Brothers nell’anno prima del crack avvenuto nel 2008. Il giorno dello sbarco alla borsa di New York il titolo Facebok, che ha come codice di negoziazione “FB”, aveva una capitalizzazione di mercato appena superiore ai 104 miliardi ddi dollari.
Secondo la rivista Forbes, la colpa del tracollo delle azioni Facebook è da additare al fondatore della società di Menlo Park, ovvero il 28-enne Mark Zuckerberg, reo di aver assunto un atteggiamento eccessivamente ambizioso e di essere ancora troppo inesperto. Secondo il New York Times, invece, la colpa è del direttore finanziario di Facebook, ovvero David Ebersman, che avrebbe spinto troppo in alto la forchetta di prezzo dell’Ipo dall’iniziale range di 29-34 dollari per azione. Inoltre, lo stesso cfo sarebbe sul banco degli imputati per la gestione finanziaria della società, che avrebbe sollevato dubbi sulla reale affidabilità dell’azienda tra gli investitori.
Secondo l’investitore miliardario Mark Cuban, invece, le accuse verso il cfo sono “ridicole” in quanto grazie all’Ipo sono stati raccolti ben 10 miliardi di dollari. Alcuni broker e banche d’affari stanno rivedendo al ribasso le proprie stime sulla società. Morgan Stanley ha ridotto il prezzo obiettivo del 19% circa a 32 dollari dalla precedente valutazione di 38 dollari per azione. Secondo Jp Morgan il target price è ora pari a 30 dollari, tagliato drasticamente rispetto alla stima precedente di 45 dollari. Secondo BofA Merrill Lynch il target price di Facebook è 23 dollari, mentre per Barclays Capital 15 dollari.