Da questa mattina titolo Banca Mps è il migliore dell’indice azionario FTSE MIB. Le azioni dell’istituto bancario senese sono in rialzo del 4,95% a 0,2886 euro, ma il progresso intraday è stato anche più robusto considerando che è stato toccato un massimo di giornata a 0,2937 euro. La banca è salita sui livelli più alti degli ultimi 5 mesi, avvicinandosi molto alla soglia psicologica di 0,3 euro. In mattinata un paio di banche d’affari hanno espresso il loro giudizio sul titolo Banca Mps.
Citigroup ha confermato il rating “sell”, cioè vendere le azioni, ma ha alzato il target price a 0,19 euro. Si tratta, però, di un valore molto più basso rispetto ai valori correnti. In pratica, secondo la banca d’affari americana, attualmente il titolo Banca Mps è molto sopravvalutato e vale più del 50% in più rispetto al reale valore. Un altro giudizio è arrivato da Exane, che ha confermato il rating “underperform” (farà peggio del mercato) e tagliato il target price a 0,17 euro.
Il titolo sembra piacere poco agli analisti finanziari. Ieri altre due banche d’affari avevano espresso giudizi poco lusinghieri sulla banca di Rocca Salimbeni. Infatti, Barclays aveva abbassato sia il rating che il prezzo obiettivo, portando la raccomandazione a “underweight” e il prezzo a 0,18 euro. Société Générale, invece, aveva confermato il giudizio “sell” abbassando il target a 0,15 euro. In realtà, lo stesso ad Fabrizio Viola ha dipinto un quadro a tinte fosche sul futuro di Banca Mps.
In un’intervista al Wall Street Journal, Viola ha dichiarato che gli azionisti Mps rischiano di perdere il controllo della banca per mano di un acquirente esterno o dello Stato. Il riferimento va soprattutto ai cosiddetti “Monti Bond” che Rocca Salimbeni ha emesso per un importo totale di 3,4 miliardi di euro e che sono stati sottoscritti dallo Stato. L’ammontare del prestito supera il valore di mercato della banca e ciò potrebbe creare incertezza sul futuro assetto proprietario di Mps.