E’ certamente positiva la semestrale della Ferrari che, oltre a dominare la classifica del campionato mondiale di Formula 1 grazie alle prestazioni di Alonso, sembra essere in procinto di chiudere un esercizio finanziario molto soddisfacente. Il fatturato è infatti cresciuto dell’11,9 per cento nella prima parte dell’anno, trascinando al rialzo un utile significativo, ora in grado di toccare i 152,2 milioni di euro. Molto lieto il commento del presidente della società, Luca Cordero di Montezemolo, che sottolinea in che modo siano stato ricompensati gli sforzi di innovazione.
Al 30 giugno, più nel dettaglio, le vendite del cavallino rampante sono cresciute di quasi 12 punti percentuali a 1,208 miliardi di euro. Il consiglio di amministrazione di Ferrari, riunitosi per i dati periodali, dichiara altresì che l’utile della gestione ordinaria è cresciuto del 13 per cento, mentre l’utile netto è incrementato del 10 per cento. La posizione finanziaria netta della compagnia è la migliore di sempre, con una performance di 895 milioni di euro (già anticipata con la prima trimestrale per Ferrari).
Risultati “ottenuti in un contesto economico internazionale ancora molto difficile” – ha dichiarato Montezemolo – “che premiano i nostri costanti e significativi investimenti in innovazione tecnologica”.
In particolare, gli Stati Uniti, con una quota di mercato del 23 per cento, riesce a conquistare la leadership tra i Paesi più importanti della Ferrari. Nel corso del primo semestre dell’anno le vetture consegnate nel Paese sono state 851, il 17 per cento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’Italia fa invece registrare 187 vetture consegnate, con una performance straordinariamente negativa del mercato locale (164 unità in meno rispetto ai primi sei mesi del 2011).
“La gamma completamente nuova che siamo in grado di offrire ai clienti di tutto il mondo” – ha spiegato Montezemolo – “ci permette di prevedere una chiusura del 2012 in crescita rispetto allo scorso anno. Nei prossimi mesi saremo fortemente impegnati con la realizzazione di una vettura stradale rivoluzionaria e sui circuiti extraeuropei in un Campionato del Mondo di Formula 1 avvincente e combattuto fino all’ultima gara”.