Fiat è ancora al centro delle polemiche del weekend. Dopo l’abbandono del progetto Fabbrica Italia e le accuse di inadeguatezza lanciate da alcuni imprenditori (come Diego Della Valle) all’amministratore delegato Sergio Marchionne, è il governo a intervenire sulla faccenda, con il ministro dello Sviluppo Economico che dichiara come “gli annunci non permettano ancora di comprendere le strategie della società in Italia”. Ne consegue una discreta urgenza nel fare chiarezza tra le varie ipotesi al vaglio.
“Il ministro dello Sviluppo economico” – afferma La Repubblica in un suo recente approfondimento online – “si inserisce nella partita Fiat. E dopo i richiami dei sindacati Corrado Passera chiede chiarimenti al Lingotto sul futuro di Fabbrica Italia. Il progetto definito dal gruppo torinese “vecchio” perché “il mercato è crollato”. E così Passera ha detto: “E’ giusto, importante ed urgente fare chiarezza al più presto possibile al mercato e agli italiani”.
“Il governo ed io” – ha continuato sulle pagine de La Repubblica – “faremo tutto il possibile, nell’ambito delle norme, per assicurare che le responsabilità che Fiat ha preso nei confronti dell’Italia vengano rispettate e ben chiarite” proseguito il ministro ribadendo che “è ovvia l’attenzione del governo sul settore dell’automotive. Vogliamo capire fino in fondo le implicazioni di una serie di annunci che si sono susseguiti e che non permettono ancora di comprendere le strategie di Fiat in Italia. Faremo di tutto perchè nell’ambito della crescita di Fiat l’Italia abbia un ruolo importante. Non è pensabile – ribadisce Passera – che la politica si sostituisca alle scelte imprenditoriali e di investimento ma assicuriamo massima attenzione ed impegno”.
Il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, è invece intervenuto dichiarando come sia necessario chiedere “con molta insistenza a Marchionne di arrivare a un chiarimento pubblico con noi prima di presentare il piano a ottobre per fugare ogni equivoco. L’Italia è specializzata negli scontri e spero si specializzi negli incontri. La Fiat deve chiarire al più presto, deve farlo prima di presentare il piano”.