Standard & Poor’s “avvisa” Fiat e le altre compagnie europee di far maggiore attenzione ai rischi determinati dalla debolezza del mercato europeo, con il comparto delle quattro ruote che rischia di impoverirsi ulteriormente. In una nota diffusa a mezzo stampa, l’agenzia di rating confronta le prospettive della compagnia torinese con altri due grandi operatori del settore nel vecchio Continente (Psa Peugeot Citroen e Renault) affermando, con Fiat che – attualmente – ha il rating più basso delle tre (BB- con un outlook stabile, contro il BB di Psa, ma con un outlook negativo e il BB+ con outlook stabile di Renault).
L’agenzia, in maniera più specifica, dichiara che i volumi di vendita di auto e veicoli commerciali leggeri in Europa occidentale subiranno una flessione per il quinto anno consecutivo nel 2012 per una proporzione vicina al 7 per cento, aggiungendo altresì di ritenere che il mercato proseguirà a confermare “ostacoli alle tre case automobilistiche”.
“La debolezza della domanda” – prosegue invece l’analista Eric Tanguy, in un report dal titolo “Europe’s speculative-grade volume carmakers are still rolling, but driving conditions are becoming more precarious” – “unita all’elevata leva operativa e alla forte concorrenza sui prezzi nei segmenti delle auto di piccole dimensioni, potrebbe mettere un freno ai risultati e ostacolare il Free Cash Flow operativo (Focf). E nel caso di Peugeot, potrebbe continuare a far soffrire la qualita’ del credito”.
Per quanto infine concerne le prestazioni del trio di società auto analizzate, per il 2012 e il 2013 l’agenzia ritiene che le stesse dipenderanno fondamentalmente dalle rispettive capacità di trovare margini di crescita e di redditività al di fuori dai mercati dell’Europa occidentale, affrontando con decisione la questione della sottoutilizzazione degli impianti gestendo una struttura di costi non elevati, e difendendo infine, riporta Dow Jones, le quote di mercato da concorrenti non europei.
Se le avete perse, ecco tutte le polemiche di Fiat nell’ultimo fine settimana.