Giornate difficili sul mercato azionario; da lunedì scorso la tendenza è diventata ribassista e se all’inizio sembrava un semplice ritracciamento ora gli investitori si interrogano sulla possibile entità di quello che sta diventando un vero e proprio downtrend di medio termine.
Il crollo del 18 settembre è stato fatale per il morale degli investitori e dopo la giornata di transizione del 19 settembre è arrivato il crollo verticale. La discesa non ha registrato gap di nessun genere ed è più o meno in accordo con l’andamento ciclico generale. L’entità è però fuori dalle previsioni; la discesa sotto il minimo dell’11 settembre scorso preoccupa i traders, che ora corrono ai ripari abbandonando fin da subito i settori a rischio (come quello bancario, che a Piazza Affari al momento cede oltre il 4%).
Proprio per via dell’incertezza intorno al settore bancario lo spread è ora in risalita. Il differenziale tra btp italiani e bund tedeschi si afferma in questo momento a 347 punti base, in salita del 5% circa rispetto al valore di ieri.
Di certo non è questo però l’elemento che preoccupa; fino a poco tempo fa’ il differenziale oscillava intorno ai 500 punti base ed ora le quote a cui si è confermato nelle ultime sedute possono essere definite difensive, anche se torna la paura di un rischio per il debito italiano.
Il mercato in questo momento sta provando però ad invertire la rotta; mentre i bancari continuano a scendere ,l’indice FTSE-Mib è trainato al rialzo da titoli come Autogrill e Lottomatica, che provano a ribaltare la situazione riducendo le perdite dell’indice delle blue-chips a circa 1 punto percentuale e mezzo. Un close giornaliero sopra a 15900 farebbe dimenticare il ribasso appena disegnato e rilancerebbe in alto l’indice nel giorno di chiusura, mentre un crollo ulteriore sotto a 15800 punti entro il close di questa sera potrebbe convertire definitivamente gli investitori ad una visione negativa anche per la giornata di domani, disegnando sul grafico un pattern pericoloso per il lungo termine.