Rcs non decide l’aumento di capitale ma, prendendo tempo, conferma le buone indiscrezioni sulla validità del suo nuovo management. Potrebbe essere questa, in estrema sintesi, la conclusione cui è possibile giungere a margine della riunione degli azionisti sindacati, che ha permesso di giungere a un primo faccia e faccia con il nuovo amministratore delegato della società, Pietro Scott Jovane, che secondo alcune fonti informative interne si sarebbe svolto in una atmosfera serena e, soprattutto, con un’impressione positiva sul nuovo manager.
“Tuttavia, non è ancora stata sciolta la riserva sull’opportunità o meno di ricorrere a un’iniezione di liquidità” – sottolinea Il Sole 24 Ore, ricordando come “prima i soci vogliono poter vedere ed esaminare il nuovo piano industriale sul quale Jovane si sta applicando. Un piano che, come sottolineato dai pattisti, non dovrà dare per scontata la necessità di una richiesta di mezzi freschi. L’amministratore delegato dovrà dunque valutare, in piena autonomia, se esistono strade alternative che non impongano, considerate le cessioni effettuate e quelle future, un ricorso al mercato dei capitali”.
Considerato che gli intenti di cui sopra erano ben condivisi da tutti i partecipanti, Radiocor sostiene che la riunione si è svolta in un clima positivo e di estrema consapevolezza dei numeri che caratterizzano la gestione del gruppo editoriale, e del contesto in cui si trova ad operare l’editore del Corriere della Sera.
A questo punto l’attenzione è spostata al 16 ottobre, quando si riunirà l’assemblea che avrà “l’occasione per fare un po’ i conti e decidere (…) ciò in considerazione anche dei 240 milioni di euro di liquidità entrati in cassa con la cessione di Flammarion” che ha ridotto – precisa Radiocor – “di circa il 20% l’indebitamento”. Per quanto concerne i tempi del piano, viene ipotizzata una finestra temporale più estesa, con un progetto pronto entro la fine dell’anno.
Qualche settimana fa lo avevamo anticipato: vedi anche Rcs prende tempo per l’aumento di capitale.