Il colosso assicurativo francese Axa non si fida della volatilità presente sui titoli di stato dell’area euro e preferisce tagliare gli investimenti nel comparto dei government bond. Il portafoglio di investimenti di Axa vedrà sempre di più una minore esposizione verso il rischio sovrano, con la quota che scenderà al 25% dalla precedente porzione del 43%. A fine giugno 2012 il portafoglio era investito in titoli di stato per 208 miliardi di euro su un totale degli investimenti del gruppo assicurativo pari a 479 miliardi di euro.
Axa aveva in portafoglio ben 13 miliardi di euro di titoli di stato italiani, ma ora la quota è destinata a scendere considerando la nuova strategia del gruppo assicurativo nel comparto obbligazionario. In un’intervista rilasciata a Il Sole-24 Ore, Denis Duverne, deputy ceo del gruppo, ha dichiarato che la crisi economica e finanziaria attuale sta modificando l’approccio degli assicuratori al business e alle loro scelte di investimento. Secondo Duverne, l’obiettivo di Axa è ottenere un “sufficiente rendimento delle attività finanziarie, ponderato per il rischio, in un contesto di bassi tassi di interesse”.
Nel primo semestre del 2012 Axa ha investito il 50% dei nuovi flussi di denaro in corporate bond e il 25% in bond sovrani. Inoltre, una quota è andata anche ai covered bond delle banche. Axa guarda ora con attenzione anche ai portafogli di crediti che le banche non riescono più a mantenere, in quanto a corto di liquidità.
A tal uopo, Axa ha stipulato un accordo con Société Générale per ripartirsi il credit risk con l’obiettivo di investire nei prossimi 2-3 anni circa 3 miliardi di euro in crediti rischiosi. Axa potrebbe trovare intese analoghe in altri paesi, ma per ora in Italia non c’è alcuna trattativa in corso con il partner Banca Mps o con altri istituti di credito. Nel Belpaese il colosso assicurativo transalpino vuole crescere nel ramo “danni”, dove al momento ha una quota del 4%.