Per voce del suo amministratore delegato, Marco Patuano, Telecom Italia ha annunciato che lancerà i nuovi servizi di banda mobile ultra larga a partire dal prossimo 7 novembre. Un’offerta, quella dell’innovativo servizio, che coinvolgerà Roma, Torino, Milano e Napoli, prima di essere estesa – già entro la fine dell’anno – ad altre 20 città. “Abbiamo accelerato sul fronte dell’offerta perché domanda e utilizzo di servizi internet si stanno modificando rapidamente e orientando sempre più verso i video” – ha affermato Patuano a commento della notizia.
“L’ultra internet mobile è diventata una chiave determinante ed è inoltre una delle soluzioni per rispondere al digital divide, raggiungendo zone remote” – ha proseguito il manager, per poi rilanciare l’offerta puntando al mese di gennaio 2013, quando si aggiungeranno al servizio anche le frequenze a 800 e 2600 megahertz. “Bisogna chiarire che le diverse frequenze non determinano in alcun modo velocità differenti” – ha aggiunto Patuano – “La differenza è semmai il passaggio più o meno efficiente delle frequenze attraverso i muri. Quanto più sono basse, quanto più riescono ad attraversarli in maniere efficiente”.
Tra le altre cose l’amministratore delegato ha confermato che la società sta proseguendo il lavoro di analisi dello scorporo della rete (qui la relativa stima Cdp), che viene portato avanti con tutte le cautele necessarie.
Per quanto riguarda lo spinoso nodo di Ti Media, il management ha affermato di voler concludere la vendita entro la fine dell’anno, rispettando le scadenze originarie. “La 7 è un asset importante, c’è un percorso di vendita rigoroso e trasparente. Sulla data room e sulla ricezione delle offerte abbiamo rispettato i tempi, siamo assolutamente in linea con la nostra tabella di marcia” – ha ribadito in merito l’amministratore delegato. Qualche novità rispetto a quanto atteso, tuttavia, c’è: è il caso della Cairo Communications, che si è presentata da sola e non con l’auspicata alleanza con H3G, che aveva effettuato una offerta singola, non vincolate, per 300 milioni di euro. Altri operatori interessati a metter mano su Ti Media sono Clessidra e Discovery.