Il fatturato di Ibm e di Intel ha subito una flessione deludente nel corso dell’ultimo trimestre. I principali operatori dell’informatica a stelle e strisce, con una situazione che è perfino peggiore in Intel, dove oltre ai ricavi è in flessione pure l’utile netto. Cerchiamo allora di comprendere come sia andato l’ultimo trimestre per i due colossi americani, partendo da Ibm, e proseguendo poi con la “pecora nera” Intel. Vediamo nel dettaglio i risultati dell’analisi economico finanziaria, e lo status patrimoniale rispettivo.
Fra luglio e settembre 2012, il colosso statunitense dell’informatica, l’International business machines, ha registrato una prestazione non certo eccessivamente soddisfacente, sebbene non siano mancati i punti a favore. “L’utile netto” – ricorda La Repubblica – “è stato pari a 3,82 miliardi di dollari, in flessione (-0,4%) rispetto ai 3,84 miliardi dello trimestre del 2011, ma se si escludono le voci straordinarie, l’utile per azione arriva 3,62 dollari contro i 3,28 dello scorso anno e superiori di un centesimo rispetto alle stime. Il fatturato è sceso di 5,4 punti percentuali fino a quota 24,75 miliardi di dollari, deludendo le attese degli analisti che avevano previsto un ammontare di 25,36 miliardi. Dal punto di vista geografico, i ricavi sono diminuiti del 4% nel Nord e Sud America, del 9% in Europa, Medio Oriente e Africa, mentre sono cresciuti in Asia (+1%)”.
Peggiori i risultati per Intel, che nel corso del terzo trimestre 2012 ha prodotto un utile in calo del 4 per cento a causa della flessione delle vendite di personal computer, e di costi operativi sempre più alti. In calo i profitti, a quota 2,97 miliardi di dollari, equivalenti a 58 centesimi per azione, contro i 3,47 miliardi di dollari dello stesso periodo dello scorso anno, quando il valore era invece pari a 56 centesimi. “Il fatturato è calato del 5,5% raggiungendo 13,5 miliardi di dollari. Infine, escludendo voci straordinarie, il profitto per azione è calato da 68 a 60 centesimi per azione, in questo caso migliore rispetto alle attese (49 centesimi). Per il trimestre in corso, la società prevede di raggiungere un fatturato di 13,6 miliardi di dollari, leggermente inferiore a quanto prevede il mercato, ovvero 13,7 miliardi” – chiude l’edizione online del quotidiano.