Intesa Sanpaolo ha raggiunto un importante accordo con le principali sigle sindacali sulle ricadute che avrà il piano d’impresa 2011 – 2015. Ad annunciarlo, ieri, sono stati proprio i rappresentanti dei lavoratori, che specificano come tra i più importanti punti dell’accordo vi sia la conferma dei 1.300 apprendisti con contratto in scadenza, compresi quelli già licenziati. Un tema che era stato al centro di un durissimo contrasto tra le parti, e che sembra essersi concluso con una piccola vittoria da parte dei sindacati della banca.
“Nel periodo gennaio 2007 – agosto 2012 Intesa Sanpaolo ha effettuato oltre 12.000 assunzioni, per la quasi totalità giovani. Di questi 12.000, 4.800 sono stati assunti con contratto di apprendistato. Il tasso di conferma degli apprendisti è stato del 99,7%” – afferma la banca in una nota (qui invece i timori di licenziamento, con conseguente convocazione del managament da parte del ministro Fornero, di cui abbiamo parlato appena pochi giorni fa).
L’accordo sarà ora sottoposto ai lavoratori nelle assemblee locali. Da digerire saranno soprattutto le novità in termini di rinuncia ad alcuni giorni di lavoro pagati, che andranno a finanziare il fondo esuberi per i lavoratori già usciti e sottoposti alla riforma Fornero e per confermare gli apprendisti.
“L’accordo raggiunto dà importanti garanzie sull’occupazione giovanile, ripristina un impianto complessivo di tutele economiche e normative per tutti i lavoratori del gruppo e limita il contenimento dei costi con misure temporanee e molto al di sotto delle pesanti richieste aziendali” – affermano comunque i sindacati del credito in un comunicato unitario.
Secondo Mario Bossola, segretario generale aggiunto delle Fabi, “abbiamo sconfitto l’idea che per fare un accordo sul piano industriale d’Intesa Sanpaolo fosse necessario sacrificare qualcuno, fossero questi i più anziani o i più giovani… Nessuno verrà lasciato indietro, nessuno verrà rottamato e tutti i 1.300 apprendisti di Intesa Sanpaolo, compresi quelli già licenziati nel mese di ottobre, verranno assunti e confermati a tempo indeterminato”.