Il settore del risparmio gestito è senza dubbio uno dei più interessanti a Piazza Affari, grazie al buon andamento della raccolta e alle prospettive interessanti di crescita per i prossimi mesi. Azimut e Banca Generali hano fatto benissimo da inizio anno, mentre a partire da fine luglio scorso l’attenzione si è focalizzata anche su Mediolanum. La società di bancassurance guidata da Ennio Doris ha chiuso l’ultima seduta della scorsa ottava con un rialzo di poco superiore al 2% a 3,768 euro, grazie anche alla promozione ricevuta da Kepler.
Il broker ha deciso di alzare il target price a 4,5 euro dalla precedente valutazione di 4 euro, confermando la raccomandazione a comprare le azioni (“buy”). Kepler ha rivisto al rialzo le stime per il biennio 2013-2014, a seguito di una migliore valutazione degli investimenti al fair value, di un margine di interesse migliore per fine 2012 e meno commissioni ricorrenti per il biennio 2013-2014.
Kepler ha alzato le stime su fatturato, risultato operativo e utile per azione. Per l’anno in corso gli analisti di Kepler si aspettano un utile netto di 383 milioni di euro, che però dovrebbe calare a 290 milioni nel 2013. Il broker si aspetta tra i fattori negativi una possibile svalutazione della quota in Mediobanca, detenuta ad un prezzo di carico di 10,9 euro per azione. La svalutazione di ogni euro per azione comporta una perdita di 30 milioni di euro. Per quanto riguarda il terzo triemestre dell’anno, Mediolanum dovrebbe evidenziare un utile netto di 106 milioni di euro, mentre nello stesso periodo del 2011 ci fu una perdita di 36 milioni.
Da un punto di vista tecnico il titolo Mediolanum resta molto ben impostato e sembra ormai proiettato verso il superamento della resistenza posta a 3,9 euro. In caso di breakout rialzista esplosivo, i prezzi potrebbero raggiungere in tempi brevi quota 4 euro e magari superare questo livello avvicinandosi sempre più al prezzo obiettivo indicato da Kepler. Da fine luglio scorso Mediolanum guadagna quasi il 62% alla borsa di Milano.