Ancora un’asta per il Tesoro italiano. Oggi è stata la volta dei BTP a 5 e 10 anni, dopo che ieri l’asta dei BOT a 6 mesi aveva mostrato un calo del rendimento sotto l’1,5% sui minimi da marzo scorso. Il trend discendente dei tassi sulla curva italiana dei rendimenti è in atto ormai da diverse settimane e negli ultimi tempi è stato ben visibile con l’asta dei CTZ biennali e dei BOT semestrali, senza dimenticare il successo della terza emissione del BTP Italia.
Nonostante qualche pressione in più sullo spread, tornato sopra 350 punti, anche l’asta odierna dei Buoni del Tesoro Poliennali ha mostrato una netta discesa dei rendimenti. La Banca d’Italia ha comunicato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha venduto BTP a 5 e 10 anni per un controvalore complessivo di 7 miliardi di euro, ovvero il massimo importo della forchetta prevista dal MEF. I titoli di debito venduti oggi dal Tesoro hanno come data di regolamento 1° novembre 2012.
Il Tesoro ha piazzato la prima tranche dei BTP scadenza 1° novembre 2017, tasso di interesse lordo del 3,5%, per un ammontare totale pari a 4 miliardi di euro. La forchetta prevista dal MEF era compresa tra 3 e 4 miliardi di euro. Ottime notizie dal fronte tassi. Il rendimento lordo del BTP a 5 anni è sceso al 3,8% dal 4,09% dell’asta precedente. Buona la domanda per un rapporto di copertura a 1,492, in aumento da 1,38 registrato nell’asta di fine settembre scorso.
Il Tesoro ha poi collocato la quinta tranche dei BTP 1° novembre 2022, tasso di interesse annuo lordo del 5,5% con decorrenza 1°maggio 2012. L’importo complessivo piazzato è stato pari a 3 miliardi di euro, ovvero il massimo della forchetta prevista dal MEF tra 2 e 3 miliardi di euro. Il rendimento lordo del BTP a 10 anni è sceso al 4,992% dal 5,24% dell’asta precedente. La domanda ha superato di 1,429 volte l’offerta (il precedente bid-to-cover ratio era stato di 1,33).