Non si ferma la discesa in borsa del titolo Fiat, pesantemente bocciata dai mercati e dagli analisti finanziari. Dopo la presentazione dei conti del terzo trimestre, le azioni delle casa automobilistica torinese stanno sperimentando una robusta discesa: ieri il titolo ha chiuso con una perdita del 4,66%, mentre stamattina la flessione è al momento pari al 4,97% a 3,77 euro. Il titolo ha toccato un minimo intraday a 3,758 euro, ovvero il livello più basso da inizio agosto scorso. Sempre ieri i volumi sono stati i più alti da febbraio scorso.
Ad aumentare il carburante della discesa del titolo ci hanno pensato anche i broker internazionali e le banche d’affari, che hanno tagliato drasticamente i loro giudizi. A seguito della pubblicazione dei conti dei primi 9 mesi dell’anno, Mediobanca ha abbassato il rating a “neutral” dalla precedente raccomandazione “outperform” (farà meglio del mercato). Gli analisti della banca di Piazzetta Cuccia hanno rivisto al ribasso anche il target price a 4,7 euro da 6 euro per azione.
Equita Sim, da tempo molto positiva sul titolo, ha deciso di tagliare il rating a “hold” da “buy”. Abbassata anche la stima sul prezzo obiettivo a 5 euro da 5,9 euro. Bank of America Merrill Lynch ha invece deciso di confermare il rating a “outperform”, ma ha tagliato il target price a 2,45 euro da 3 euro. Morgan Stanley ha tenuto invariato il rating a “underperform” (farà peggio del mercato) con target tagliato a 3,5 euro da 3,9 euro. Kepler ha abbassato il target a 4,3 euro da 4,6 euro con rating “hold”.
Banca Akros ha mantenuto il giudizio ad “accumulate”, ma ha tagliato il prezzo obiettivo a 5,5 euro da 6 euro. Banca Imi ha posto il target price di 4,07 euro in revisione per un possibile downgrade, con rating mantenuto stabile a “hold”. Credit Suisse non ha cambiato la sua view: rating “underperform” con target a 4 euro. Resta positiva, invece, Bernstein con rating “outperform” e target a 5 euro.