L’uomo d’affari egiziano Naguib Sawiris è uscito ufficialmente allo scoperto ed è pronto a investire 3 miliardi di euro per entrare nel capitale di Telecom Italia. Sawiris è disposto a immettere liquidità fresca nell’azienda attraverso la sottoscrizione di azioni di nuova emissione. L’amministratore delegato di Telecom Italia, Franco Bernabè, ha già portato l’offerta di Sawiris all’attenzione del consiglio di amministrazione la scorsa settimane e ha ricevuto l’ok per approfondire il dossier. Il prossimo incontro del board è fissato per il 6 dicembre, quando si deciderà probabilmente anche il destino della rete fissa.
Il governo si è detto pronto a non ostacolare la trattativa se l’offerta non sarà ostile. Tra i grandi azionisti di Telecom Italia non tutti sono favorevoli ad aprire le porte a Sawiris. Intesa SanPaolo ha dato già la sua approvazione, Mediobanca è per ora neutrale, mentre Generali Assicurazioni e Telefonica (che hanno un peso enorme nel capitale di Telco, che controlla Telecom Italia) sono contrari all’ascesa del magnate egiziano.
Intanto ieri alla borsa di Milano il titolo Telecom Italia ha guadagnato il 4,2% a 0,72 euro. Scambiato l’1,6% del capitale sociale, con i volumi più alti da fine giugno scorso. Nell’intraday il titolo era salito addirittura fino a 0,745 euro, toccando il massimo più alto degli ultimi venti giorni. L’interesse di Sawiris potrebbe rendere Telecom Italia un tema molto “hot” a Piazza Affari e dare ulteriore slancio alle quotazioni nei prossimi giorni. Sawiris ha da tempo grande nteresse per il settore delle tlc. In Italia è stato padrone di Wind, ma da inizio anno ha venduto il 20% della società ai russi di Wimpelcom.
Un eventuale ingresso di Sawiris, tramite aumento di capitale riservato da 3 miliardi di euro, se dovesse avvenire ai valori correnti di mercato e senza offerta in opzione agli azionisti, porterebbe il magnate egiziano a detenere il 24% circa del capitale di Telecom Italia, mentre la quota di Telco verrebbe diluita intorno al 17%. L’aumento di capitale avverrebbe però a prezzi superiori rispetto a quelli attuali, ma sembra improbabile ai valori di carico di Telco, ovvero 1,5 euro per azione. Telecom Italia attualmente capitalizza poco meno di 13 miliardi di euro.