Saras ha ufficialmente comunicato di aver chiuso i primi 9 mesi del 2012 con una perdita netta pari a 7,7 milioni di euro, a fronte di un utile di 80,1 milioni di euro registrato nello stesso periodo del 2011. Stando a quanto affermato dalla nota societaria, la perdita netta adjusted si sarebbe attestata a quota 16,4 milioni di euro, in miglioramento rispetto alla perdita di 28,8 milioni di euro registrata nei primi 9 mesi del 2011. I ricavi si attestano invece a 8.940 milioni di euro (+10 per cento su base annua), l’Ebitda a 202,1 milioni di euro (-41 per cento su base annua), l’Ebitda comparable a 199,7 milioni di euro (-5 per cento su base annua), l’Ebit a 46,9 milioni di euro (-75 per cento su base annua), mentre l’Ebit comparable a 44,5 milioni di euro (- 15 per cento su base annua).
“La posizione finanziaria netta” – ricorda il sito Borsa Italiana – “e’ negativa per 130 mln (-512 mln in 2011), gli investimenti in immobilizzazioni si attestano a 99,5 mn (74 mln in 2011) mentre il cash flow operativo ammonta a 623 mln (122 mln in 2011). Per quanto riguarda il terzo trimestre, i ricavi ammontano 3.152 mln (+13% a/a), l’Ebitda a 237,5 mln (+1042% a/a), l’Ebitda comparable a 145 mln (+547% a/a), l’Ebit a 185,1 mln (+670% a/a), mentre l’Ebit comparable a 92,6 mln (+400% a/a). Il risultato netto si attesta a 110 mln (+5487% a/a), mentre il risultato netto adjusted e’ di 49,5 mln (+307% a/a). Gli investimenti in immobilizzazioni ammontano a 23,6 mln (14,8 mln in 2011) e il cash flow operativo e’ negativo per 24 mln (+30 mln in 2011)” (vedi anche il focus sul precedente semestre Saras in rosso).
Stando a quanto affermato dal presidente del consiglio di amministrazione Gian Marco Moratti, “nel terzo trimestre del 2012, il segmento Raffinazione del Gruppo Saras ha conseguito ottimi risultati, in un contesto di margini molto forti. Tale favorevole impostazione di mercato e’ dovuta principalmente alle quotazioni della benzina che, tra fine agosto e meta’ settembre, sono tornate ai livelli record del 2008, grazie all’effetto combinato di una situazione di stoccaggi ridotti e di varie interruzioni di produzione, sia negli Stati Uniti che in Europa. Risultati molto soddisfacenti sono giunti poi anche dagli altri segmenti di attivita’ del Gruppo, con una particolare nota di merito al segmento Marketing, che continua a fronteggiare al meglio la crisi dei consumi nella zona Euro. Infine, il Gruppo ha riaffermato la propria solidita’ patrimoniale, con una posizione finanziaria netta in ampio miglioramento rispetto ad inizio anno, grazie agli importanti risultati conseguiti nell’ottimizzazione del capitale circolante”.