Ottimo andamento in borsa questa mattina per il titolo Pirelli & C, quotato alla borsa di Milano con il ticker “PC”. Le azioni del gruppo della Bicocca mostrano un rialzo del 2,8% a 8,25 euro, spinte sempre più in alto dall’ipotesi di perdita del controllo da parte di Marco Tronchetti Provera. Il mercato specula sul possibile accorciamento della catena di controllo a partire da Gpi, la holding che controlla il 41,7% di Camfin, che a sua volta controlla il 25,6% di Pirelli.
Nel caso in cui l’ipotesi dovesse tramutarsi in fatti concreti, Tronchetti provera perderebbe d facto il controllo su Pirelli. Un’operazione di questo tipo porterebbe il colosso mondiale dei pneumatici a staccarsi dagli interessi dell’imprenditore e a diventare maggiormente una public company. Tuttavia, al momento Tronchetti ha trovato un accordo con i fondi di private equity Clessidra e Investindustrial per proteggere l’attuale catena di controllo, per cui secondo gli esperti di Banca Akros il titolo potrebbe ben presto perdere l’appeal speculativi con effetti limitati sulle azioni Pirelli.
Gli analisti di Banca Akros continuano a ribadire la loro raccomandazione sul titolo a “hold” (tenere le azioni in portfolio) con prezzo obiettivo sempre fermo a 9,5 euro. Secondo Intermonte, l’inizio di questo processo è un buon segnale che potrà favorire il buon andamento del titolo in borsa, anche se non si conoscono i tempi di attuazione e l’eventuale reazione della famiglia Malacalza. La sim milanese ribadisce il suo rating su Pirelli a “outperform” (farà meglio del mercato). Equita Sim consiglia di comprare le azioni Pirelli, sulle quali ha un prezzo obiettivo di 10,5 euro.
Intanto, dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali, Goldman Sachs ha deciso di alzare il target price a 11,5 euro da 10,8 euro con rating confermato a “neutral”. La banca d’affari newyorchese apprezza il piano industriale del gruppo milanese e ritienche che la guidance sull’ebit 2012 di 210 milioni di euro sia tranquillamente realizzabile. Ad ogni modo gli esperti di Goldman Sachs non alzano il rating, in quanto ritengono che sia già tutto in gran parte incorporato nelle valutazioni correnti di Pirelli in borsa.