In attesa del nuovo piano industriale di Telecom Italia, previsto per l’inizio del prossimo anno, dovrebbe arrivare nei prossimi giorni il piano per il Brasile, mercato “core” per il colosso telefonico italiano guidato dal presidente esecutivo Franco Bernabè. I consiglieri di Tim Participaçoes, ovvero la holding di Tim Brasil, sarebbero stati già messi in preallerta per una probabile riunione del consiglio di amministrazione il giorno 4 dicembre. Sono attese le nuove guidelines per il mercato sudamericano da Andrea Mangoni, neo direttore generale di Telecom Italia per l’America Latina e neo ad di Tim Participaçoes.
Dal Brasile la società telefonica italiana ha ottenuto molto negli ultimi anni, compensando di gran lunga la frenata del mercato domestico che è rimasto praticamente al palo tra concorrenza e crisi economica. Telecom Italia riconosce l’importanza di Tim Brasile e vuole riposizionare il business su nuovi livelli, per evitare brutte sorprese anche da questo fronte. Grazie a Tim Brasil, la società italiana si è ripreso il secondo posto nel settore della telefonia mobile.
A fine settembre scorso Tim Brasil contava 69,4 milioni di linee contro le 76,8 milioni di Vivo, che appartiene al gruppo spagnolo Telefonica e che al momento svetta nel comparto mobile. La rincorsa di telecom Italia non è stata semplice, considerando che Tim Brasil aveva dovuto accusare il colpo dello stop all’acquisizione di nuovi clienti in 19 dei 27 stati federali brasiliani. Per sbloccare l’impasse, la controllata brasiliana ha dovuto versare in anticipo all’Anatel i 9 miliardi di reais di investimenti che aveva intenzione di spalmare nel triennio.
Il piano per il Brasile ha fatto passare in secondo piano la vicenda legata all’offerta del businessman egiziano Sawiris, che avrebbe intenzione di investire 3-5 miliardi di euro nel colosso telefonico italiano per mettere le mani su quasi il 30% del capitale apportando liquidità fresca per migliorare la posizione finanziaria e programmare nuovi investimenti. Il consigio di amministrazione di Telecom Italia del 6 dicembre potrebbe sciogliere alcuni nodi di varie vicende ancora in fase di stallo: riassetto in Brasile, lo spin-off della rete, offerta Sawiris e cessione Telecom Italia Media.