È l’americana Boeing la società leader dei cieli mondiali nel 2012 in chiusura. Stando alle statistiche ufficiali, infatti, la società a stelle e strisce avrebbe superato nuovamente la rivale del vecchio Continente, la Airbus, dopo cinque anni di predominio europeo. Ma vediamo come è andato il 2012 per i due più importanti costruttori di aerei al mondo, e quali sono state le considerazioni che è possibile formulare sull’attuale tendenza del comparto. Iniziamo dal leader Boeing. Nel 2012, il costruttore americano ha incamerato quasi il doppio degli ordini europei: a metà dicembre – ci dicono gli ultimi dati – erano 1.068 gli apparecchi prenotati rispetto ai 646 di Airbus (vedi anche Air France spiazza Alitalia col suo risanamento gestionale).
Ad ogni modo, quanto accaduto non ha generato nessuna sorpresa, considerato che gli addetti al settore erano ben preparati a tale cambio di tendenza. “Boeing deve in gran parte il suo successo alle performance del modello 737 Max, il grande concorrente dell’A320 Neo” – si ricordava qualche giorno fa sul quotidiano Italia Oggi – “Ma Airbus non si dà per vinta: il suo presidente, Fabrice Brégier, ha detto che non c’è mai stata la pretesa di detenere il 70% del mercato e non si può avere ogni anno oltre 1.400 ordini. Sembra il riconoscimento che, di fronte a risultati lusinghieri ottenuti in passato, un rallentamento era inevitabile. L’A320 Neo aveva ottenuto un enorme successo grazie ai suoi consumi ridotti, soprattutto tra le compagnie asiatiche a basso costo. Un colpo d’ala Airbus lo ha comunque dato la scorsa settimana, con un ordine di 100 velivoli A320 di cui 64 Neo, da parte di Air Asia: il controvalore, a prezzi di listino, è di 7,2 miliardi di euro” (vedi anche l’approfondimento Previsioni Alitalia 2013).
Il successo commerciale, sostengono dalle parti di Boeing, dovrebbe contribuire a spingere il fatturato societario verso gli 80 miliardi di dollari, per la prima volta nella sua storia.