Anche se i conti pubblici faticano a regger l’impatto della crisi internazionale, le grandi corporate di mezzo mondo sembrano aver chiuso il 2012 con risultati in buona parte soddisfacenti. La considerazione vale soprattutto negli Stati Uniti, che riescono a riconquistare i gradini più in vista delle prime 100 società al mondo per maggiore capitalizzazione di Borsa, erodendo delle importanti quote precedentemente in mano alle società asiatiche e, in particolare, quelle cinesi.
Di fatti, secondo i risultati della classifica stilata da Ernst&Young e diffusa pochi giorni fa dalla società di consulenza, in cima all’elenco si piazzerebbe la Apple, seguita dal gigante energetico Exxon, rispettivamente con 485 miliardi di dollari (108 in più rispetto a un anno fa) e 396 miliardi (-10).
“Numeri impressionanti considerando che l’attuale capitalizzazione di Borsa Italiana è di 364,1 miliardi di euro” – sottolineava quasi contemporaneamente Il Giornale, che ha curato un approfondimento sul tema – “A ruota, poi, le aziende cinesi Petrochina (262 miliardi), China Mobile e Industrial and Commercial Bank of China (entrambi 234 miliardi). Poi tornano altri campioni di Wall Street: sesta per capitalizzazione è Google (232 miliardi), seguita da Walmart (228), ottava Microsoft (227), nona è Shell (223). Chiude la top-ten stilata da E&Y la Berkshire Hathaway (221 miliardi), holding che fa capo a Warren Buffett. Nei primi dieci posti l’Europa è rappresentata solo con Royal Dutch Shell” (vedi anche Piazza Affari guadagna quasi l’8% nel 2012).
Insomma, sulle prime 100 società al mondo per maggiore capitalizzazione, 39 sono statunitensi, 10 inglesi e 10 cinesi o con sede a Hong Kong. Nei primi 30 posti si piazzano però anche tre gruppi svizzeri (Nestlé, Roche e Novartis), e nel ranking sono ben piazzati come quantità di società anche Francia e Germania. Per quanto riguarda i settori merceologici e industriali, l’alimentare e il farmaceutico conquistano i migliori posti, seguiti dal ramo finanziario.
Sebbene nella nota della società di consulenza non si faccia riferimento a società italiane, scontata dovrebbe essere la presenza di Eni.