Gli analisti di Kepler hanno espresso forti dubbi sulle stime di vendita soddisfacenti di Ti Media, considerando – si legge in una nota che smentisce i dati forniti il 6 dicembre, quando furono esaminate proposte di interesse – che “l’attuale e lungo processo di dismissione della partecipazione del 77% di TI Media potrebbe portare a un accordo senza il pagamento di un premio rispetto al prezzo corrente”. Ma vediamo quali sono state le basi che hanno condotto Kepler a tale giudizio non certo entusiasta.
Per Kepler, riportava il quotidiano Milano Finanza nella sua edizione online, “le uniche due offerte presentate dal fondo di private equity Clessidra e da Cairo potrebbero essere inferiori ai 300 milioni di euro di enterprise value, al di sotto delle aspettative di Telecom Italia di 400 milioni di euro e dell’attuale enterprise value di 420 milioni di euro. Anche per questo oggi (ieri, ndr) Kepler ha tagliato il rating del titolo TI Media da hold a reduce e il target price da 0,10 a 0,08 euro, valore che si confronta con una quotazione attuale in borsa pari a 0,1540 euro (l’azione è ferma sulla parità rispetto a venerdì scorso)” (vedi anche Ti Media offerta Fondo Clessidra).
Nella nota di Kepler si legge infatti che “abbiamo downgradato il rating per tenere in considerazione un 50% di donwside sui fondamentali visto che la raccolta pubblicitaria di La7 è in calo, a causa del difficile mercato televisivo italiano, e che la quota di audience è deludente nonostante i maggiori costi sostenuti per sostenerla e per riposizionare MTV Italia” (vedi anche Vendita La7 nuove difficoltà).
Per quanto concerne i principali dati, la previsione del margine operativo lordo 2012 passa da – 29 milioni di euro a – 39 milioni di euro a causa del più basso contributo dei ricavi di La7, del difficile contesto italiano della pubblicità televisiva e del debole audience. Vedremo, nelle prossime settimane, come si evolverà il contesto di riferimento.