Il Partito Democratico ha sciolto il nodo delle liste. La chiusura è avvenuta ieri sera. Pier Luigi Bersani, il candidato premier per il Pd, ha dichiarato che il suo partito è ora da considerarsi in campagna elettorale. Bersani ha sottolineato che in questo modo il Pd può sfruttare il vantaggio di aver chiuso la pratica delle liste prima dei suoi competitor principali, ovvero Silvio Berlusconi e Mario Monti. Ora il Pd si concentrerà sulla campagna elettorale, che sarà maggiormente focalizzata con la presenza sul territorio piuttosto che in tv.
Bersani punta a convincere gli indecisi, sottolineando però che “la lepre da inseguire siamo noi e tutti faranno la gara dietro di noi”. Il leader del Pd si è detto pronto a governare il paese. Interessante la composizione delle liste, visto che c’è stato un profondo rinnovamento con inserimento di molti giovani e donne. Bersani ha evidenziato che “la presenza femminile nelle liste è intorno al 40%. E’ una rivoluzione, da valorizzare e segnalare”.
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Enrico Letta, il vice di Bersani, ha aggiunto che “dei 38 capilista, 15 sono donne”. La composizione delle liste non è stata influenzata questa volta da correnti interne al partito, anche se Rosy Bindi, Beppe Fioroni e Dario Franceschini saranno capilista nelle varie circoscrizioni. La rappresentanza è stata quasi completamente rinnovata, ma soprattutto all’80% sarà bersaniana. Il leader del Pd si è “liberato” della tutela dei leader storici del partito come D’Alema e Veltroni. La minoranza interna al Pd sarà appannaggio di Matteo Renzi, che porterà una rappresentanza di 50 parlamentari alla Camera e al Senato.
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Fuori dalle liste, invece, l’area liberal: Enrico Morando, Stefano Ceccanti, Salvatore Vassallo, Umberto Ranieri. A rappresentanza dell’area più moderata dell’ala democratica è stato inserito Carlo Dell’Arringa, docente di economia politica all’Università Cattolica. Inserita in extremis anche Paola Concia, nota per la lotta ai diritti degli omosessuali. Sciolto poi il nodo dei cattolici: in corsa ci saranno Edoardo Patriarca, Ernesto Preziosi, Emma Fattorini e Flavia Nardelli Piccoli. Quest’ultima dovrebbe correre come capolista in Piemonte. Tra i fedelissimi di Bersani, tra gli altri, figurano Maurizio Migliavacca, Nico Stumpo e Davide Zoggi.