Mancare l’accordo tra Alitalia e Air France sarebbe un grave errore. Ad affermarlo è il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera, che in una lunga intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero (articolo a firma di Osvaldo de Paolini), ricorda come “con un intervento non esagerato si ritroverebbe l’equilibrio dei conti e si potrebbe trattare da posizioni migliori”. Ma vediamo quali sono le considerazioni più importanti elaborate dal ministro nel recente incontro con la stampa.
Secondo il ministro, anzitutto, i rapporti tra le due compagnie aeree erano destinati fin dall’inizio a concludersi positivamente con la fusione, originariamente già programmata per la primavera 2013 (ovvero, allo scadere del blocco delle azioni). “Per Alitalia” – ricorda il Ministro – “il progetto prevedeva una profonda razionalizzazione ma al contempo un incremento dei ricavi altrettanto robusto per consentire il mantenimento del più alto numero di posti di lavoro. La crisi e il forte balzo del prezzo del greggio non hanno aiutato e quindi, mentre sotto il profilo della ristrutturazione si è fatto un lavoro degno, i ricavi non sono seguiti in misura pari. Ciò spiega le perdite più alte del previsto e una certa difficoltà a procedere in linea retta” (vedi anche Alitalia – Air France, il punto sulla (non) trattativa).
Passera non esclude, quindi, che le trattative possano concretizzarsi solamente più tardi, probabilmente alla fine del 2013. “E’ una decisione che spetta ai vertici delle due compagnie” – spiega comunque il ministro – “Non credo però che sarebbe sbagliato rinviare il perfezionamento degli accordi. Alitalia avrebbe così modo di rimettere mano ai costi, laddove possibile, riqualificando l’azione commerciale per ottenere ricavi adeguati” (vedi anche Etihad investirà su Alitalia?).
L’obiettivo è – con numeri più equilibrati – trattare con i francesi da una posizione migliore, al fine di deliberare rapporti di concambio più favorevoli. Un’ambizione non certo agevole da raggiungere, che Alitalia dovrà cercare di consolidare nei prossimi mesi. Ci riuscirà?