Dopo le transazioni concluse con Ubs e Barclays, anche Rbs sembra esser destinata a subire l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria piuttosto importante, che andrebbe a concludere una lunga negoziazione le autorità inglesi e americane per risolvere la propria posizione critica nell’orbita dello scandalo Libor. Stando a quanto trapelato dalle solite voci bene informate, l’entità della transazione dovrebbe essere di 500 milioni di sterline, più di 800 milioni di dollari, per un importo a metà tra 1,5 miliardi di dollari accordati da Ubs nello scorso dicembre e i 290 milioni di sterline che Barclays del mese di giugno.
Secondo le indiscrezioni, a rischio sarebbero anche le posizioni dei responsabili delle divisioni di investment banking, John Hourican, e Peter Nielsen, a capo dei mercati: “potrebbe essere richiesta la loro testa” – ricorda il quotidiano La Repubblica – “anche se non è provato il loro diretto coinvolgimento nelle vicende. Secondo quanto emerso dalle indagini, inclusa una interna avviata già nel 2010, dal 2007 fin proprio al 2010 diversi trader hanno tentato di manipolare e influenzare i dati comunicati dalla banca al fine di determinare il tasso Libor per un proprio tornaconto, cioè per vincere le scommesse fatte sui derivati legati all’indice. Come emerso per il caso di Deutsche Bank, in questi casi bastano minime variazioni per grandi guadagni (accompagnati ovviamente da grandi rischi)”.
Per quanto riguarda l’istituto Rbs e il suo amministratore delegato Stephen Hester, il problema è ovviamente un danno all’immagine molto consistente, anche in considerazione del fatto che la banca ha potuto godere di un sostanziale salvataggio all’apice della crisi del 2008, fruendo di 45,5 miliardi di sterline. “Anche per cercare di recuperare un po’ di credibilità l’istituto ha annunciato che chiederà la restituzione dei pagamenti fatti negli anni scorsi alle persone che sono poi risultate coinvolte nelle manipolazioni (sono già scattati almeno quattro licenziamenti e tre sospensioni), mentre taglierà i bonus destinati all‘investment banking” – concludeva il quotidiano La Repubblica (vedi anche Scandalo Barclays per manipolazione Libor).